Intelligenza artificiale, secondo il suo ideatore può essere molto pericolosa. Ecco perché
Intelligenza artificiale, secondo il suo ideatore può essere molto pericolosa. Per Geoffrey Hinton “dobbiamo preoccuparcene”
Geoffrey Hinton, 75 anni, è considerato il padre dell’Intelligenza artificiale, mezzo che nelle ultime settimane sta facendo molto discutere. Hinton ha lasciato il suo ruolo in Google per poter parlare liberamente dei rischi dell’AI: “Me ne sono andato per poter parlare dei suoi pericoli”, ha detto il manager, aggiungendo che “Google ha agito in modo molto responsabile”.
Poi ha aggiunto che le AI “In questo momento, non sono più intelligenti di noi, per quanto ne so. Ma penso che presto potrebbero esserlo”. inoltre, in una intervista alla Bbc ha spiegato: “In questo momento, quello che stiamo vedendo è che cose come GPT-4 oscurano una persona nella quantità di conoscenza generale che ha e la oscura di gran lunga. In termini di ragionamento, non è così buono, ma fa già un semplice ragionamento. E dato il ritmo dei progressi, ci aspettiamo che le cose migliorino abbastanza velocemente. Quindi dobbiamo preoccuparcene“.
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L’intelligenza artificiale (IA) in sé non è pericolosa, ma può diventare pericolosa se usata in modo irresponsabile o malevolo. Come ogni tecnologia, l’AI ha il potenziale di essere utilizzata per scopi benefici o dannosi, a seconda di come viene sviluppata e impiegata.
Ci sono preoccupazioni legittime riguardo all’uso dell’AI per scopi militari, sorveglianza di massa, manipolazione dell’opinione pubblica, discriminazione eccessiva e sostituzione dei lavoratori umani. Questi rischi devono essere affrontati in modo proattivo mediante la regolamentazione dell’AI, la promozione della responsabilità sociale delle aziende, la promozione della trasparenza e l’etica nel suo sviluppo e utilizzo.
Tuttavia, in molti ritengono che l’AI possa anche portare a molti benefici, come il miglioramento della salute, dell’ambiente, della mobilità, dell’istruzione, dell’agricoltura e di altri settori. L’AI può anche essere utilizzata per risolvere problemi complessi, come la ricerca scientifica e lo sviluppo di nuovi farmaci.
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