Per l’incidente sul Lago di Garda sono indagati due turisti tedeschi, ma oggi sappiamo che i due amici sono tornati in Germania
Secondo le ultime indiscrezioni i due uomini, individuati come colpevoli dell’incidente sul Lago di Garda che ha provocato la morte di Umberto Garzarella e Greta Nedrotti, sarebbero tornati in Germania. I due indagati hanno dichiarato agli inquirenti di non essersi accorti della gravità dell’incidente poiché era molto buio. Quello che è certo, è che i due non si sono fermati per controllare cosa fosse accaduto.
Dalla prima ricostruzione dei fatti, è emerso che i due turisti tedeschi da anni frequentavano il Lago di Garda e sarebbero due esperti piloti nautici. Entrambi sono padri di famiglia, vivono a Monaco di Baviera. Uno è un direttore finanziario, l’altro un dirigente commerciale. Quella sera, dopo aver cenato in un ristorante sulla sponda veronese, stavano rientrando in albergo, ma sulla loro traiettoria hanno incrociato i due italiani.
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L’avvocato dei due tedeschi fa sapere: «Non sono ragazzini sprovveduti o irresponsabili, ma due padri di famiglia che non riescono a farsi una ragione di quanto successo». Entrambi sono accusati di duplice omicidio colposo e omissione di soccorso. Intanto, si è in attesa del referto autoptico sui corpi delle vittime e i risultati degli esami del sangue disposti dal sostituto procuratore Maria Cristina Bonomo per capire se i due tedeschi fosserp in stato di alterazione.
Spunta anche la testimonianza di una coppia di turisti, che dalla loro casa a Portese, in qualche modo hanno assistito al tragico episodio. Riporta il Corriere della Sera: «Abbiamo sentito un botto tremendo. Eravamo a bordo piscina e guardavamo il lago: c’era una macchia scura, non avevamo capito fosse la barchetta, aveva una luce lieve, a tratti illuminata dal faro di una discoteca» e aggiungono che dopo l’impatto «il motoscafo sfrecciava senza rallentare. Al mattino abbiamo capito tutto».
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