Ilaria Salis dal carcere: «Io sto male e vorrei tornare a casa»

Ilaria Salis

Ilaria Salis dal carcere: «Io sto male e vorrei tornare a casa». Ecco quali sono le sue attuali condizioni

Nella mattinata di ieri, 2 febbraio, Ilaria Salis ha ricevuto la visita del suo legale ungherese, Gyorgy Magyar, al quale ha detto: «Stanno lentamente venendo incontro alle mie esigenze, ma io continuo a stare male e vorrei tornare a casa».

La donna è in carcere da circa un anno e la detenzione la sta sfiancando. Sulle sue condizioni ha detto il legale: «Ilaria è stanca ma moralmente molto forte, e continua a resistere. Attualmente sta in una cella con altre sette detenute, ma le condizioni di pulizia e igiene sono migliorate. Le autorità ungheresi hanno compreso la situazione, rispondono alle sue richieste e alle sollecitazioni dell’Italia. Anche la visita in carcere che le ha fatto il procuratore capo va in questa direzione».

«Ora le è stata assicurata assistenza per poter leggere tutti gli atti d’accusa in lingua italiana — aggiunge l’avvocato Magyar — e anche la possibilità di visionare le riprese delle telecamere di sicurezza che costituiscono la principale prova a suo carico, finora negata».

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Inoltre, grazie all’interesse dello Stato italiano, potrebbero essere alleggerite le condizioni di detenzione di Ilaria. Le potrebbero essere concessi i domiciliari in Italia, ma con braccialetto elettronico e la disponibilità a ritornare in tribunale per ogni eventuale esigenza dei giudici ungheresi. Si attende, dunque, la richiesta dell’Italia. «Aspettiamo questa dichiarazione delle autorità italiane, poi faremo l’istanza al giudice di qui», dice Magyar. Trascorrerà però altro tempo: «Dal momento della presentazione della richiesta ci vorrà almeno un mese prima della decisione del magistrato».

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