Il Tas diminuisce la sospensione della Russia dai Giochi Olimpici

Saranno due gli anni di sospensione

Con l’ultima sentenza, il TAS, ha oggi sospeso la squalifica della Russia dai Giochi Olimpici.

Dal 2018 il paese non prende parte alla rassegna dai cinque cerchi e per almeno altri due anni sarà così.

Dopo PyeongChang 2018, la Russia non prenderà parte all’imminente Olimpiade nipponica e all’edizione invernale di Pechino 2022.

Inizialmente l’esclusione era stata di quattro anni, ma il Tribunale arbitrale dello Sport ha però fatto uno ‘sconto’ di pena.

Bisogna ricordare che già durante la rassegna coreana alcuni atleti avevano preso parte ai Giochi ma sotto la bandiera del Cio.

Il caso dell’esclusione nasce infatti per un caso di doping che ha coinvolto in prima linea i massimi organi dello sport russo: per partecipare ai Giochi, dopo che è venuto a galla lo scandalo, gli atleti hanno dovuto dimostrare, e per il futuro sarà sempre, così di essere estranei alla vicenda.

Nel 2014 l’emittente tedesca Ard rivelò il caso a la manipolazione di alcune provette: da quel momento è esploso un vero e proprio scandalo.

L’opzione di gareggiare “senza bandiera” consentirebbe anche alla Nazionale di calcio di partecipare ai Mondiali 2022 in Qatar ma senza simboli ufficiali.

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