Il racconto di Bianca Balti a Belve tra ironia e serietà

La modella è stata a tratti molto schietta

Bianca Balti senza remore si è raccontata a “Belve”, nella terza puntata serale del talk condotto da Francesca Fagnani.

Un racconto intimo, diretto e sincero. Tra il passato con uso di droghe, lo stupro subito e il rapporto e l’attrazione nei confronti degli uomini.

Parlando di amore, e a domanda su una relazione con una donna, ha detto: “Ho baciato una donna, ho toccato una donna, ma non riesco ad andare oltre. Però mi dispiace, perché le donne sono bellissime e mi eccitano anche, ma prego il mio Dio di liberarmi dall’attrazione per il sesso maschile perché la sento molto forte, fortissima. Farei volentieri a meno degli uomini se non fosse per quella cosa lì..”.

Spazio però anche alla serietà, come al racconto dello stupro subito a soli 18 anni.

“Ero a un rave party, non ero lucida. Questo era un ragazzo che mi piaceva, da un bacio si è arrivati a una violenza. A lungo l’ho cercato per incontrarlo perché nella mia mente volevo credere che fosse una cosa normale e non uno stupro. L’ho rincontrato dopo anni quando già facevo la modella, lui usciva da un SERT e l’ho salutato. Avevo bisogno di normalizzare nella mia mente questa esperienza invece di analizzarla come uno stupro. Oggi ho la consapevolezza di ciò che è stato”.

Leggi anche: Belve, le anticipazioni del terzo appuntamento

Infine le dipendenze con un uso di droghe durato 15 anni. “Avrei voluto morire, ma non ero abbastanza coraggiosa da togliermi la vita, ma è solo dal punto più basso che uno può risalire. Nessuno sapeva che usassi sostanze, funzionavo benissimo, andavo a lavoro, facevo la mia vita. Per me era ormai funzionale alla sopravvivenza”.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

error: Il contenuto di questo sito è protetto da Copyright.