I Ricchi e Poveri: “Il nostro successo grazie a Sanremo, prima non ci conosceva nessuno”
I Ricchi e Poveri si raccontano ai microfoni di RTL 102.5: le parole anche su Sanremo
“Siamo indaffarati con ‘The Voice Senior’ e siamo felicissimi di stare con i nostri amici (Clementino, Gigi D’Alessio e Loredana Bertè)“, esordiscono i Ricchi e Poveri. “Una trasmissione molto divertente, ci piace molto. Non ci avevano mai chiamati ‘coach'”, scherzano.
Ma parlano anche del Festival: “Una delle trasmissioni più importanti, conosciuto in tutto il mondo. A noi ha portato molta fortuna, siamo nati con il Festival con ‘La prima cosa bella’ nel 1970“, dicono. Poi ripercorrono la reunion di qualche anno fa: “Abbiamo festeggiato all’Ariston 50 anni di carriera, purtroppo è mancato Franco. Bisogna prendere sempre il meglio dalla vita. Ritrovarci insieme all’Ariston a festeggiare la nostra carriera ci ha emozionato, ci siamo presi per mano prima di arrivare sul palco“.
L’EMOZIONE A SANREMO
“Andare a Sanremo è un’esperienza stupenda. Ti tremano le gambe, scendendo quelle scale è veramente difficile, la tua voce trema, devi frenare l’emozione e c’è rischio di sbagliare. Ma a volte ti fa dare il massimo. Su quel palco in pochi minuti ti giochi tutta la carriera. Dopo ‘La prima cosa bella’ ci fermavano tutti, il giorno prima non eravamo nessuno“, svelano ancora i Ricchi e Poveri.
L’Italia è cambiata da quel 1970? “È un’abitudine dirlo, ma ai nostri tempi…“, scherzano i Ricchi e Poveri. “Abbiamo tanti fan che ci scrivono anche dall’estero. Con Sanremo entri nelle case di tutto il mondo, all’epoca non era molto seguito all’estero e chi lo faceva era felicissimo di condividere queste emozioni“.
IL FUTURO DE I RICCHI E POVERI
“La musica, innanzitutto. Ci sono tante canzoni e dobbiamo entrare in sala. Poi stiamo valutando un po’ di proposte, cose nuove. Pensate che tanti anni fa siamo andati a scuola di ballo per imparare qualcosa in più oltre alla musica. Volevamo acquisire nuove esperienze. Un consiglio: fate il massimo per il vostro futuro, ma con divertimento“, concludono.
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