E’ in corso l’inchiesta sulla morte di Losito e spuntano altri dettagli sulla vicenda
Mentre è in corso l’inchiesta per istigazione al suicidio, spuntano altri dettagli sulla vicenda che riguarda la morte di Teodosio Losito, lo sceneggiatore che è stato trovato morto nella sua abitazione l’8gennaio del 2019. A svelarli è il settimanale Oggi.
Al centro delle ultime rivelazioni ci sono i debiti accumulati dopo il fallimento della casa di produzione Ares Film. Non si tratta di gossip ma di dati certi, come è stato confermato dall’avvocato di Tarallo, la penalista Daria Pesce, che ha chiesto al pm romano Carlo Villani – titolare dell’inchiesta – di interrogare quanto prima il suo assistito, Alberto Tarallo, ex compagno di Teodosio Losito.
Come riporta il Fatto Quotidiano, “l’avvocato Pesce rivela di aver consigliato ad Alberto Tarallo di rinunciare all’eredità del suo compagno, cui è stato legato per vent’anni, in quanto troppo onerosa. «In lui è prevalsa la volontà di sistemare le cose», precisa il legale. Che rivela un altro particolare: non esiste una dimensione definitiva dei debiti della Ares – dichiarata fallita nel dicembre 2020 – che in quindici anni ha prodotto successi come Il bello delle donne e L’onore e il rispetto. Di certo c’è invece che Tarallo ha già dovuto versare 850 mila euro per chiudere a saldo e a stralcio una fideiussione da 1,5 milioni di euro. Inoltre «Mediaset è intervenuta nel fallimento con 200 mila euro per tappare in parte un altro buco di 300 mila, per i costi di sceneggiatura di una fiction mai andata in onda».”
Per pagare i debiti in pratica sono state messe in vendita tutte le proprietà di Losito: l’appartamento di New York, che è stato venduto per 1,2 milioni di dollari e questi soldi tolte le tasse serviranno a coprire i debiti emersi fino ad oggi. Come spiega il settimanale Oggi, vale molto di più l’immobile di quattro piani di via Santa Dorotea, a Trastevere. La sua vendita dovrebbe fruttare infatti circa 5 milioni di euro, della trattativa riservata se ne sta occupando l’agenzia Keller Williams Re Partners.
Mentre non risulta in vendita Villa Dafne, il cui valore si aggirerebbe intorno ai 5 milioni. Infine si parla anche del loft di Milano. In questo loft di 300 metri quadri pare che avesse intenzione di trasferirsi, lasciando così Roma, come confermato a Ilfattoquotidiano.it anche da una fonte vicina allo sceneggiatore.
Su questo però l’avvocato di Tarallo smentisce: «La sua vita era a Zagarolo accanto a Tarallo, ma il dissesto della società ha avuto su di lui un effetto devastante. Lo dimostrano le sue ultime lettere, pagine commoventi, scritte da un uomo disperato, distrutto dai sensi di colpa».
Anche il loft di Milano è in vendita per 780 mila euro.
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