“Harry Potter e la Pietra Filosofale”: la pellicola torna al cinema

Si celebrano quest’anni i 20 anni dall’uscita del film

“Harry Potter e la Pietra Filosofale“, pellicola tratta dall’omonimo primo libro di J.K Rowling, spegne 20 candeline.

In occasione dell’anniversario, dalla Warner Bros Italia hanno deciso di ripotare la saga al cinema, così come successo anche nel Regno Unito.

In Italia, “Harry Potter e la Pietra Filosofale“, sarà nelle sale solo dal  dal 9 al 12 dicembre. Una occasione unica per celebrare l’uscita di uno dei film più iconici di sempre.

Una saga, che negli anni, ha conquistato grandi e piccini. Non a caso, lo scorso anno, durante il lockdown a gran voce i fan avevano richiesto la maratona Harry Potter.

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Richiesta poi accontentata e soddisfatta da Mediaset. Intanto però, la notizia della nuova uscita nelle sale della pellicola ha scatenato diverse polemiche.

Polemiche rivolte non tanto al mago di Hogwarts, quanto alla sua creatrice, J.K Rowling. Da diverso tempo la scrittrice è accusata di essere trasfobica.

Discussioni che hanno aperto il dibattito in rete con l’intervento anche di Adinolfi.

Partito il boicottaggio lgbt contro l’atteso film di Harry Potter. Perché? Perché Jk Rowling ha detto l’ovvio: “Biologic sex is real, transgender are not women”. Guardate XFactor stasera: 31 sul palco, 28 uomini e 3 donne, i gay sono di più. L’ideologia gender è contro le donne.

— Mario Adinolfi (@marioadinolfi) November 4, 2021

Ma quelli che vogliono boicottare la #Rowling non andando a vedere #Harrypotter al cinema per il 20° anniversario che problemi hanno? Ma mollatela un po' mischina, siete diventati pesanti. Zia Jo @jk_rowling ci penso io a comprare i biglietti, TUTTO IL CINEMA AFFITTO!

— Christian?♓ (@Christi38070255) November 4, 2021

Le accuse alla Rowling si rifanno a una vecchia questione. L’autrice inglese su Twitter espresse il suo sostegno a Maya Forstater, licenziata dopo aver opposto resistenza a una serie di proposte di legge sull’identità di genere.