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Guerra in Medio Oriente, si teme un allargamento del conflitto. Il segretario di Stato americano Blinken oggi sarà a Tel Aviv
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, oggi 9 gennaio 2023, si recherà a Tel Aviv per incontrare il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Lo scopo è tentare di convincerlo ad avviare seri negoziati sulla governance del dopoguerra nella Striscia a fare di più per proteggere i civili e a consentire più aiuti.
“Insisterò sull’imperativo assoluto di fare di più per proteggere i civili eper garantire che l’assistenza umanitaria arrivi nelle mani di chi ne ha bisogno”, ha dichiarato Blinken. Nelle ultime 24 ore l‘assalto israeliano a Gaza si è intensificato, ha dichiararlo è l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA) nel suo ultimo aggiornamento: 249 sono i palestinesi uccisi e altri 510 i feriti secondo i dati del ministero della Sanità del territorio.
Intanto, il ministro degli Esteri israeliano Yisrael Katz ha confermato che sono state le forze di sicurezza dello Stato ebraico a colpire e uccidere con un drone nel sud del Libano, Wissam el-Tawil, l’esponente delle forze speciali degli Hezbollah. Questo fa temere un allargamento del conflitto. Ma il capogruppo parlamentare di Hezbollah, Muhammad Raad, ha fatto sapere che il movimento filo-iraniano libanese non vuole l’allargamento del conflitto, chiedendo però che Israele cessi i suoi attacchi: il Partito di Dio “non vuole che la guerra si estenda, ma che l’aggressione (israeliana) finisca”. “Ma è certo che se Israele vuole espandere il conflitto, attaccando il nostro paese, noi andremo fino alla fine. Non temiamo le loro minacce”, ha detto Raad.
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Intervistato dal New York Times, il portavoce militare Daniel Hagari ha fatto sapere che per Israele si è avviata una “nuova fase” della guerra contro Hamas: “È iniziata una fase nuova, meno intensa, dei combattimenti”, con un ricorso minore alle forze di terra e agli attacchi aerei.
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