Green Pass base e Super Green Pass, tutte le norme entrate in vigore

Green Pass

Green Pass base e Super Green Pass, tutte le norme entrate in vigore chiarite nelle FAQ pubblicate dal Ministero della Salute

Con gli ultimi Dpcm sono cambiate le regole per il Green Pass. Oltre alla distinzione tra green pass base e super green pass, sono state chiarite anche le norme per la riattivazione del pass, dopo la malattia.

Le FAQ del Ministero della Salute chiariscono alcuni dubbi. Innanzitutto, il Ministero chiarisce che la Certificazione verde COVID-19 viene generata in automatico e messa a disposizione gratuitamente a chi:

  • ha fatto la vaccinazione, a ogni dose di vaccino viene rilasciata una nuova certificazione: prima dose, seconda dose o completamento ciclo vaccinale primario, richiamo (booster);
  • è risultato negativo a un test molecolare nelle ultime 72 ore o antigenico rapido nelle 48 ore precedenti;
  • è guarito da COVID-19 da non più di sei mesi.

Attualmente i test validi per avere la Certificazione verde Covid-19 sono il test molecolare e antigenico.

Il Ministero spiega anche la differenza c’è tra green pass base, rafforzato e booster. La differenza sta a indicare quali tipi di Certificazione verde COVID-19 sono validi per diversi utilizzi e periodi di tempo, che possono variare con l’evolversi della situazione epidemiologica.

  • Green pass base: si intende la Certificazione verde COVID-19 per vaccinazione, guarigione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo.
  • Green pass rafforzato: si intende soltanto la Certificazione verde COVID-19 per vaccinazione o guarigione. Il green pass rafforzato non include, quindi, l’effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare.
  • Green pass booster: si intende la Certificazione verde COVID-19 rilasciata dopo la somministrazione della dose di richiamo, successiva al completamento del ciclo vaccinale primario. Chi non ha ancora fatto la dose di richiamo potrà utilizzare il green pass da ciclo vaccinale primario completato o da guarigione, ma dovrà presentare contestualmente un documento, cartaceo o digitale, di un test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti, che attesti l’esito negativo al SARS-CoV-2.

La Certificazione verde COVID-19 può essere revocata nei seguenti casi:

  • test molecolare risultato positivo al SARS-CoV-2 di una persona in possesso di Certificazione verde COVID-19, in corso di validità;
  • certificazione rilasciata od ottenuta in maniera fraudolenta o sospensione di una partita di vaccino anti COVID-19 non conforme.

Se la persona ha ricevuto il vaccino all’estero, indipendentemente dal fatto che sia iscritta al Servizio Sanitario Nazionale o al SASN (Assistenza Sanitaria al Personale Navigante) o che sono guariti all’estero da COVID-19, potrà richiedere, se si trova già sul territorio italiano , il rilascio delle certificazioni verdi COVID-19 per vaccinazione o per guarigione, emesse dalla Piattaforma nazionale-DGC. I cittadini dovranno recarsi presso le Aziende Sanitarie locali di competenza territoriale e presentare, oltre al documento di riconoscimento e l’eventuale codice fiscale, la documentazione necessaria.

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La riattivazione del green pass dopo la guarigione non è automatica. Il green pass da guarigione viene emesso soltanto dopo che il medico o la ASL avranno certificato la fine del tuo isolamento e/o la guarigione nel Sistema Tessera sanitaria.

Dopo il test antigenico rapido o molecolare negativo, riceverai invece in automatico l’AUTHCODE per scaricare il green pass da tampone negativo. Entro il giorno seguente, sempre in automatico, verrà inoltre riattivato il tuo precedente green pass da vaccinazione che era stato revocato.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/photos/coronavirus-pandemia-maschera-viso-6557603/

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