Governo, i nuovi criteri per green pass e per le fasce di colore

Governo, i nuovi criteri per green pass e per le fasce di colore

Il Governo è a lavoro per l’individuazione dei nuovi criteri per il green pass esteso e fasce di colore. Mercoledì si riunirà la cabina di regia

Il Governo è a lavoro per definire al più presto i criteri e le nuove regole per l’utilizzo della certificazione verde. L’indirizzo è quello di estendere il green pass alla frequentazione di luoghi pubblici, come bar, palestre, ristoranti (forse green pass con una sola dose), ovvero quei luoghi dove la concentrazione di persone potrebbe dar vita a focolai di Covid. Il nodo da sciogliere, ovviamente, è rappresentato dall’individuazione stessa dei luoghi a cui si dovrà accedere con la certificazione.

Secondo punto da definire, a cui la cabina di regia dovrà lavorare probabilmente già mercoledì, è la rimodulazione dei criteri per far scattare le fasce di colore nelle Regioni. La soluzione che sembra più probabile riguarda l’occupazione delle terapie intensive al 5% e i reparti ordinari al 10%. Quindi si darà più attenzione ai dati ospedalieri e meno al tasso di positività. Inoltre, sarà prorogato fino ad ottobre lo stato di emergenza e si lavorerà sull’obbligatorietà delle vaccinazioni per il personale scolastico.

Su quest’ultimo aspetto è intervenuto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, che ha chiarito: “La decisione andrà presa dall’intero collegio, ovvero dal Consiglio dei ministri. “Stiamo lavorando, abbiamo più di un miliardo già investito per la sicurezza: per le persone e per i trasporti, quindi siamo pronti” e sull’uso delle mascherine ha aggiunto “il Cts ci ha detto che dovranno restare in atto tutte le precauzioni sanitarie possibili. Per il resto, il Governo si riunirà per tutte le altre misure. Noi ci troveremo questa settimana col Consiglio dei ministri e la decisione sull’obbligo vaccinale o meno per gli insegnanti andrà presa dall’intero collegio”.

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Andrea Costa, sottosegretario al ministero della Salute ha dichiarato, come si legge su Il Fatto Quotidiano: “Se c’è una situazione che peggiora, automaticamente, ci può essere un’applicazione più ampia del green pass. E’ un ragionamento di buon senso: se una Regione rimane bianca ci può essere un tipo di utilizzo di green pass, ma se una Regione ha criticità maggiori, piuttosto che chiudere si applica il green pass più restrittivo”. Poi aggiunge: “Si va verso la concessione del green pass non più dopo 15 giorni dalla prima dose di vaccino ma dopo il completamento del ciclo vaccinale con le due dosi. E’ probabile che si vada in questa direzione”, questo avverrà “sulla base delle sollecitazioni del Cts, perché siamo nell’ambito delle scelte che la politica fa sulla base delle indicazioni scientifiche”.

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