Gérard Depardieu in stato di fermo: la situazione dell’attore

Depardieu

Una sorta di me top francese parte dopo questa situazione

Il mondo del cinema questa volta viene turbato da un nuovo scandalo. Gérard Depardieu è infatti in stato di fermo dopo le ultime accuse di violenza sessuale.

Il noto attore francese deve rispondere di violenze sessuali e molestie sui set di due film.

Mentre si girava “Le Magicien et les Siamois” di Jean-Pierre Mocky, e nel 2021, sul set di “Les Volets verts” di Jean Becker.

Leggi anche: Morta suicida Emmanuelle Debever: denunciò per abusi Gérard Depardieu

La prima, una scenografa sarebbe stata assalita da Depardieu che avrebbe afferrato la donna con le gambe bloccandola fra le sue cosce. La presunta vittima afferma di essere stata allora palpeggiata all’altezza dell’addome, sui seni e sulle natiche. L’attore le avrebbe detto anche “Ti pianterò il mio grosso ombrellone nel tuo sesso”.

Ła presunta vittima avrebbe ricorso a una terza persona per liberarsi. Non a caso l’attore venne spinto a scusarsi, lo fece in maniera non sincera e poi la insultò ripetutamente.

La donna ha spiegato di soffrire di stress post – traumatico mentre Depardieu, nei mesi scorsi si è difeso e ha smentito le accusa a Le Figaro.

La seconda denuncia arriva dalle pagine del giornale regionale Le Courrier de l’Ouest.

Qualche giorno prima delle riprese, tutta la produzione del corto del 2014, si diresse a casa di Depardieu a Parigi.

Una assistente, all’epoca 24enne, sostiene di essere stata molestata. Stando a quanto spiega Ansa, Depardieu le avrebbe toccato il fondo schiena. Una molestia che si sarebbe ripetuta durante le riprese.

Inoltre, la star francese è indagato da 4 anni, con le accuse di stupro e violenza sessuale nei confronti dell’attrice Charlotte Arnould.

Lo stesso aveva fatto pure la Hélène Darras, ma il reato è caduto in prescrizione.

Non finisce qui, in Spagna, Depardieu ha un’altra denuncia a suo carico da parte della giornalista e scrittrice Ruth Baza, che lo accusa di averla violentata nel 1995.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *