Gaza, Israele rifiuta le condizioni per il cessate il fuoco

Gaza, Israele rifiuta le condizioni per il cessate il fuoco

Gaza, Israele rifiuta le condizioni per il cessate il fuoco imposte da Hamas. Ecco le motivazioni 

Nel pomeriggio di ieri, 6 febbraio, il premier del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, aveva annunciato di aver ricevuto “una risposta positiva” da parte di Hamas sull’intesa per gli ostaggi israeliani a Gaza. Tuttavia, la trattativa sembra poi essersi bloccata per via delle posizioni prima di Israele e poi di Hamas.

Hamas chiede il “un cessate il fuoco totale e comprensivo” e la “fine dell’aggressione”. La proposta di Hamas, però, per Israele non è fattibile. Fonti israeliane fanno sapere che “La risposta di Hamas è negativa nella sostanza” e che “Hamas ha detto sì al quadro dell’accordo ma ha posto condizioni impossibili. Non cesseremo i combattimenti”. Il primo ministro Netanyahu ha detto che “La risposta di Hamas è stata trasmessa dal mediatore del Qatar al Mossad. I suoi dettagli vengono attentamente valutati dai funzionari coinvolti nei negoziati”.

La situazione si fa ancora più tesa dopo la notizia che i militari israeliani avrebbero trovato “documenti segreti che confermano i legami tra Iran e Hamas in generale e con Sinwar in particolare”. A dirlo è stato il portavoce militare Daniel Hagari: “Si tratta di documenti ufficiali di Hamas del 2020 che descrivono i trasferimenti dell’Iran negli anni 2014-2020 di oltre 150 milioni di dollari ad Hamas e a Sinwar. Questo è un elemento ulteriore a riprova del sistema con cui l’Iran esporta il terrorismo in Medio Oriente”.

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In fine di giornata, è poi giunta la notizia del rifiuto di Israele delle condizioni chieste da Hamas per il cessate il fuoco: “Non accetteremo alcuna condizione per porre fine alla guerra”, ha spiegato. Dopo oltre una settimana di attesa, Hamas ha fornito la sua risposta a uno schema elaborato a Parigi lo scorso fine settimana con i mediatori del Qatar e dell’Egitto e con i negoziatori delle Nazioni Unite e di Israele. Richiedeva un “cessate il fuoco globale e completo, la fine dell’aggressione contro il nostro popolo, la garanzia di soccorsi, riparo, la ricostruzione, la revoca del blocco della Striscia di Gaza e il completamento di uno scambio di prigionieri”.

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