Gaza, colpita una scuola, decine di morti tra donne e bambini: è una guerra che non conosce confini

A Gaza un raid israeliano ha colpito una scuola: ci sarebbero almeno 40 morti. Sgomento contro una guerra che non conosce limiti

Ancora distruzione e morte a Gaza. I bambini dovrebbero solo essere protetti e avere il diritto a giocare, a vivere. E invece l’ennesima tragedia ha colpito bambini e donne: un raid israeliano ha colpito una scuola a Gaza. Secondo fonti locali, l’edificio ospitava civili sfollati, che cercavano di difendersi dai continui bombardamenti e che ancora una volta sono diventati dei bersagli.

Un episodio tragico che ha provocato decine di morti. Ed è sgomento contro una guerra che non conosce limiti.

Stando alla versione fornita dalle Idf sul raid è che c’erano “terroristi chiave” che si nascondevano all’interno della scuola ed è per questo motivo che l’esercito israeliano l’ha colpita. Le Idf hanno dichiarato che la struttura veniva utilizzata da Hamas e dalla Jihad islamica palestinese come centro di comando.

Hamas, dal canto suo, denuncia un massacro deliberato. Il risultato? Famiglie distrutte, bambini che, se riescono a sopravvivere, crescono tra le macerie.

Ciò significa che si è superato un confine morale fondamentale contro la gente che diventa bersaglio ignorando convenzioni, principi e ogni codice che rimane così solo sulla carta.

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