Elezioni Politiche 2022, le dichiarazioni di vincitori e vinti. Vince la coalizione di centrodestra con leader Meloni
Si afferma in Italia la coalizione del centrodestra con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni, che si appresta a governare il Paese, anche se ancora non si conoscono gli equilibri ed è ancora presto per conoscere i nomi che andranno ai ministeri.
Su Facebook, Giorgia Meloni ha detto: “Oggi abbiamo scritto la storia. Questa vittoria è dedicata a tutti i militanti, i dirigenti, i simpatizzanti e ad ogni singola persona che – in questi anni – ha contribuito alla realizzazione del nostro sogno, offrendo anima e cuore in modo spontaneo e disinteressato. A coloro che, nonostante le difficoltà e i momenti più complessi, sono rimasti al loro posto, con convinzione e generosità. Ma, soprattutto, è dedicata a chi crede e ha sempre creduto in noi. Non tradiremo la vostra fiducia. Siamo pronti a risollevare l’Italia. GRAZIE!
Il leader di Azione Carlo Calenda nel corso della conferenza stampa post voto ha dichiarato: “Se prendete i dati generali, abbiamo un Paese che per la maggior parte non ha dato la fiducia a Draghi o che l’ha tolta. Partiti che hanno promesso sussidi e bonus di tutti i tipi. È un dato molto importante, perché noi abbiamo detto: “C’è un’alternativa non populista”. E il Paese ha consapevolmente deciso di continuare con il populismo», ha detto. «La nostra è una battaglia a questo modo di fare politica”. Poi aggiunge: «Nelle prossime settimane dovremo costruire un polo del buon governo, del pragmatismo e della serietà. Con il 7,8% partiamo da basi solide. Continueremo a lavorare nelle prossime settimane». E sulla vincitrice delle elezioni, Giorgia Meloni, ha detto: «Vedremo se sarà in grado di governare». Calenda ha anche commentato il risultato del Pd, definendolo «frutto di mancata chiarezza».
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Matteo Salvini e la lega crollano. Così il leader della Lega ha commentato: «Abbiamo i numeri degli eletti regione per regione, anche se non ancora definitivi, noi puntiamo a quota 100. Potrebbero essere 100 tondi i parlamentari della Lega al lavoro da domani. Ce la giochiamo con il Pd come secondo gruppo parlamentare». Poi aggiunge: «Ci tengo a ringraziare i militanti della Lega che sono unici, insostituibili e hanno dato l’anima, i sindaci». E conclude: «Oggi è un lunedì dove dopo tanti anni c’è un governo scelto dai cittadini, con una maggioranza chiara del centrodestra. Conto che per almeno 5 anni si tiri dritto senza stravolgimenti. Faccio i complimenti a Giorgia, è stata brava. Lavoreremo insieme, a lungo. Faccio i complimenti anche a Forza Italia e ai moderati, ogni voto è stato utile. Politicamente credo sia stata premiata l’opposizione. Stare al governo con Pd e M5S non è stato facile. Lo rifarei? Sì che lo rifarei. Ma ci è costato».
«Siamo soddisfatti. Il nostro è un progetto nuovo, cominciato un mese e mezzo fa e abbiamo preso gli stessi voti di FI». Così Maria Elena Boschi ha commenta il risultato elettorale al Tg1. Luigi Di Maio, invece, non entra in Parlamento, superato da Costa.
M5S con Giuseppe Conte è il terzo partito e così commenta il risultato: “Abbiamo compiuto una grande rimonta contro ogni pronostico: i cittadini hanno riconosciuto tutta la forza delle nostre proposte. Con questa sciagurata legge elettorale il centrodestra è maggioranza in Parlamento, ma non nel Paese. La nostra sarà un’opposizione intransigente. Saremo l’avamposto per l’agenda progressista contro le disuguaglianze, a protezione delle famiglie e delle imprese in difficoltà, a difesa dei diritti e dei valori della nostra Costituzione. Sentiamo tutto il peso della fiducia che ci avete dato, non la tradiremo mai”.
Silvio Berlusconi è soddisfatto per la tenuta di Forza Italia. Mentre Enrico Letta ha detto che non si ricandiderà alla carica di Segretario del PD: «Ci aspettano giorni duri, per l’Italia. Se siamo arrivati al governo Meloni è a causa di Giuseppe Conte, che ha fatto cadere il governo ed è stato il punto scatenante», ha detto Letta. Poi aggiunge: «Faremo opposizione con tutte le nostre forze. Non permetteremo che l’Italia si stacchi dai valori europei e dai profondi alori della Costituzione. Quindi opposizione dura, intransigente e sforzo massimo da domani per pensare al futuro». «Il risultato? Insoddisfacente. Ce l’abbiamo messa tutta, ma non è stato abbastanza».
Infine annuncia: «Serve un nuovo Pd, non mi ricandido segretario». Sarà «un congresso di profonda riflessione, sul concetto di un nuovo Pd che sia all’altezza di questa sfida epocale, di fronte a una destra che più destra non c’è mai stata. Assicurerò con spirito di servizio la guida del Pd fino al congresso a cui non mi presenterò da candidato».
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