Costa Concordia, dieci anni dal naufragio dove morirono 32 persone

Costa Concordia, dieci anni dal naufragio dove morirono 32 persone

Costa Concordia, dieci anni dal naufragio dove morirono 32 persone dopo che la nave urtò gli scogli di fronte l’isola del Giglio

Sono trascorsi dieci anni dalla sera del 13 gennaio 2012 quando la nave da crociera Costa Concordia naufragò di fronte l’Isola del Giglio. Non fu causata da un’avaria, ma da un errore umano. Alle 21:45 la nave ha urtato “le scole”, ovvero degli scogli sul fondale marino mentre stava effettuando l’omaggio della nave all’isola, il famoso “inchino”.

Colpevole di quella manovra l’allora comandante della nave, Francesco Schettino, che dopo il disastro si è reso colpevole anche di abbandono della nave, mentre questa si inclinava facendo precipitare in mare i passeggeri. Le procedure di evacuazione della nave non sono state sufficienti per salvare tutti. In 32 persone, tra passeggeri e personale di bordo, hanno perso la vita.

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L’ex comandante Schettino è stato condannato a 16 anni e tuttora è nel carcere di Rebibbia per scontare la pena per omicidio colposo plurimo, naufragio colposo, lesioni colpose plurime, abbandono della nave e false comunicazioni.

Nel mese di maggio 2022 Schettino avrà scontato un terzo della pena e potrà chiedere misure alternative alla prigione. L’ex comandante attende dal 2018 il verdetto della Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo sulla revisione del processo.

Fonte immagine: https://twitter.com/GSqueri/status/1481026543329726471/photo/1

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