Fedez, ScenaUnita paragonata alla campagna di beneficenza creata da e per Malika Chalhy
Questa mattina il buon Fedez purtroppo ha ricevuto l’ennesita raccomandata da parte del Codacons. Ecco il reale motivo
Il lungo sfogo dell’artista è iniziato con parole pensanti, il Codacons cita la raccolta fondi realizzata per costruire il fondo di SCENA UNITA, e la pone alla stregua della raccolta fondi realizzata in favore di Malika.
La 21enne con l’incasso realizzato dalla raccolta fondi ha scelto di togliersi uno sfizio acquistando una Mercedes.
“Non ne posso più. Sono perseguitato dal Codacons”, inizia così lo sfogo del cantante, “Scusate ma davvero non se ne può più, riescono a paragonare la nostra raccolta fondi, dove sono stati raccolti più di 5 milioni di euro insieme a tutti altri artisti a favore dei lavoratori dello spettacolo) alla raccolta fondi di Malika dove si è comprata la Mercedes. E richiedono di procedere l’immediato sequestro dei fondi raccolti per i lavoratori dello spettacolo”.
Il Codacons ormai è sempre più accanito verso il rapper. Fedez continua: “Sono stufo di essere persecuzione da voi, pure quando le persone fanno del bene. Vergognatevi, dovete vergognarvi”. Cerco sempre di farmi una risata, però si arriva ad un punto insostenibile questa cosa, io ricordo che il Codacons durante l’emergenza Covid, e durante il primo lockdown, chiedeva i soldi alle persone con un banner, quando i soldi andava direttamente a loro, che con l’emergenza sanitaria nulla avevano a che fare. Questi hanno il coraggio di venire a rompere i coglioni, dove devi artisti hanno raccolto milioni di euro per aiutare i lavoratori dello spettacolo e paragonarla a una raccolta fondi di una ragazzina che si è comprata una Mercedes. Ma com’è possibile che in questo Paese sia possibile tutto questo?”
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È assurdo non capire la differenza tra le due iniziative benefiche, ma sopratutto lo spirito di solidarietà che guida e alimenta operazioni del calibro di SCENA UNITA.
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