Caso Paul Haggis, la difesa del regista arrestato a Ostuni

Trapelano le indiscrezioni sulla versione di Paul Haggis

Tiene banco il caso dell’arresto di Paul Haggis, regista di fama internazionale arrestato in Puglia a Ostuni per presunta violenza sessuale.

Oggi, 22 giugni, Haggis si presenterà davanti al giudice per le indagini preliminari per l’interrogatorio di garanzia e la convalida del fermo.

Le accuse a suo carico sono state mossa da una donna inglese di 30 anni che sarebbe stata prima abusata e poi mollata all’Aeroporto Casale di Brindisi.

Intanto, la “Gazzetta del Mezzogiorno” svela alcuni estratti del memoriale difensivo del regista.

Come già accaduto dopo il fermo il registra smentisce e parla di rapporti consensienti.

Haggis sostiene anche di avere delle conversazioni e che la ragazza volesse essere la nuova Bond Gir.

Infine sull’aeroporto, spiega: «L’ho lasciata lì con i suoi bagagli. A quel punto mi ha detto che dovevo darle dei soldi. Le ho detto che mi dispiaceva ma non l’avrei fatto e me ne sono andato».

A sentire questa versione, però, l’avvocato del regista Michele Laforgia.

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«Le frasi virgolettateevidenzia il legale sono state estrapolate da una nota confidenziale e riservata inoltrata da Mr Haggis prima di essere sottoposto a fermo, in aperta violazione della riservatezza delle comunicazioni private e della corrispondenza tutelate dalla legge penale, dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Per tale violazione, Mr Haggis si riserva ogni azione a tutela dei suoi diritti dinnanzi alle autorità competenti».

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