![](https://361magazine.com/wp-content/uploads/2021/11/Schermata-2021-11-25-alle-17.23.11.jpg)
Il calciatore è stato condannato a tre anni e sei mesi
Fabrizio Miccoli, dalla serie A, dai campi del Palermo calcio fino al carcere. L’ex capitano dei rosanero è stato infatti condannato in via definitiva a scontare 3 anni e 6 mesi per estorsione aggravata dal metodo mafioso.
A parlare, dalle pagine di “Gazzetta dello Sport”, il suo avvocato di Lecce Antonio Savoia: “Fabrizio è mortificato, disorientato, deluso. Ha scelto lui di costruirsi in Veneto (a Rovigo, ndr), un posto dove nessuno lo conosce”.
Leggi anche: Calcio: definitiva la condanna a Fabrizio Miccoli, ex del Palermo
E poi: “Fabrizio ha bisogno di stare lontano da tutto e da tutti, anche da Lecce, la sua città. Non dalla famiglia, che andrà a trovarlo tutte le volte che sarà possibile. Rispetta la sentenza, ma non la condivide, non si sente responsabile dei fatti per cui è stato condannato. Lui ha sempre fatto del bene, anche a Palermo. Me lo ha ripetuto mentre eravamo in Cassazione: ama quella città, l’ha aiutata anche pochi mesi fa con una donazione importante per affrontare l’emergenza Covid”.
In questi giorni la Cassazione ha rigettato il ricorso di Miccoli e confermato la sentenza del gennaio 2020 della Corte di Appello di Palermo.
3 anni e 6 mesi di carcere.
Una parabola discendente che spero per lui sia finita. Ha sbagliato, tanto, come ricordo quella volta che mi voleva menare scambiandomi per un altro.
Ma quanto mi ha reso orgoglioso vedergli fare i numeri in serie A.
Puoi farcela Fabrizio.#Miccoli pic.twitter.com/b5adLwK8Ds— Fuser (@Fuser10314370) November 24, 2021
L’ex calciatore è colpevole di aver chiesto al boss Mauro Lauricella, di recuperare 12 mila euro dall’imprenditore Andrea Graffagnini, titolare della discoteca Paparazzi.
Lascia un commento