Caso Brittney Griner: la giocatrice detenuta in Russia ma nessuno sa dove sia

La famiglia non sa dove sia stata trasferita la campionessa

Non c’è pace per Brittney Griner, giocatrice della WNBA e stella della Nazionale Americana di Basket. Da mesi, era febbraio, la cestista è detenuta in Russia.

La giocatrice era di ritorno negli States, dopo aver giocato per alcuni mesi in Russia durante la pausa della lega americana, quando all’aeroporto è stata arrestata per detenzione di cannabis.

Ora, dopo che il 25 ottobre è stato respinto il suo ricorso, è stata, stando a quanto riporta ESPN, spostata in una colonia penale russa.

Quello che la famiglia temeva potesse verificarsi è difficile: nessuno infatti sa ora, nemmeno i legali, dove si trovi visto che “le notificazioni arrivano attraverso mail ufficiale e richiedono fino a due settimane per essere ricevute”.

Brittney Griner sarebbe stata trasferita venerdì nel nuovo carcere. Nemmeno qualche giorno fa aveva ricevuto pure la visita di alcuni ambasciatori americani. Nessuno si aspettava, almeno non in tempi così repentini, che la Griner potesse essere spostata.

Leggi anche: Caso Brittney Griner: la giocatrice WNBA rimane detenuta in Russia

Ora c’è grande apprensione per lei con la Casa Bianca che da mesi sta cercando di risolvere il caso che è diventato di natura diplomatica.

La segretaria stampa  Karine Jean-Pierre, ha diramato anche un nuovo comunicato a riguardo.

Ogni minuto che Brittney Griner deve sopportare una detenzione illegittima in Russia è un minuto di troppo. Come Amministrazione continuiamo a lavorare incessantemente per la sua liberazione. Il Presidente ha dato indicazione per far valere sui suoi carcerieri la necessità di migliorare le sue condizioni e i trattamenti a cui potrebbe essere soggetta nella colonia penale”.

La Casa Bianca avrebbe cercato di intraprendere un dialogo con Mosca senza però aver nessuno tipo di riscontro.

Nonostante la mancanza di negoziazione in buona fede da parte dei russi, il governo USA ha continuato a proporre vie alternative attraverso tutti i canali possibili. L’impegno incessante del governo continuerà per riportare a casa i detenuti americani in Russia”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *