Calabria, strage di migranti, il racconto di chi è sopravvissuto

Calabria, strage di migranti, il racconto di chi è sopravvissuto

Calabria, strage di migranti, il racconto drammatico di chi è sopravvissuto. Quattro gli scafisti responsabili del naufragio

Il mare grosso e poi lo schianto su una secca hanno determinato la distruzione della barca su cui viaggiavano i migranti naufragati sulla costa di Cutro, in provincia si Crotone. A poche centinaia di metri dalla costa, gli scafisti hanno accelerato pensando di far prima, andando contro la secca.

I sopravvissuti raccontano, al Corriere della Sera, il viaggio: “Siamo partiti il 23 da Izmir, in Turchia. Quei tizi li chiamavamo “i capitani”. Quando ci hanno detto che era arrivato il momento di partire siamo andati verso la barca, che si chiamava Summer Love. Ci hanno messo nella stiva, a ciascuno di noi hanno dato un ticket con un numero stampato e per tutto il viaggio ci hanno dato soltanto acqua. Le condizioni del mare erano pessime. Loro si alternavano al timone. Secondo i loro piani saremmo dovuti arrivare di domenica perché di domenica, dicevano, lungo le coste ci sono meno controlli. A un certo punto la barca ha avuto un problema al motore ma uno dei capitani si è dato da fare e lo ha riparato”.

Leggi anche: Strage di migranti in Calabria, 59 i morti accertati, molti sono bambini

Si legge, invece, su RaiNews.it un’altra testimonianza: “Circa 4 ore prima dell’urto della barca, è sceso nella stiva uno dei due pakistani e ci ha detto che dopo tre ore saremmo arrivati a destinazione. Lui si è ripresentato un’ora prima dello schianto, dicendoci di prendere i bagagli e prepararci a scendere che eravamo quasi arrivati. All’improvviso, il motore ha iniziato a fare fumo, c’era tanto fumo e puzza di olio bruciato” racconta agli inquirenti uno dei sopravvissuti al naufragio. “Ho visto che il siriano e due turchi  hanno gonfiato un gommone e sono scappati”.

Gli scafisti individuati sono quattro. Si tratta di un turco di circa 50 anni e di due pachistani, uno di 25 anni, mentre l’altro dice di avere 17 anni. Sul loro conto le testimonianze dei naufraghi coincidono e gli indizi raccolti sono sufficienti per l’arresto. Sul quarto accusato sono ancora in corso accertamenti.

Il racconto dei migranti parla anche di una sorta di rivolta dopo il naufragio. Il prezzo pagato per il viaggio è di circa 8mila euro ciascuno, ma le vite umane sono state il prezzo più grosso.

Fonte immagine: https://twitter.com/AngiKappa/status/1629939514633334784/photo/1 – https://twitter.com/RescueMed/status/1629806096683597826/photo/2

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *