Alessia Piperno, le ultime sul suo arresto: dove si troverebbe

La 30enne è stata arrestata nella capitale itaniana

Tiene banco la vicenda di Alessia Piperno, 30enne romana arrestata nella capitale dell’Iran. Secondo quanto riportata dall’Ansa si troverebbe nel carcere di Evin a Teheran.

La travel blogger sarebbe stata portata lì subito dopo il suo fermo, che secondo la ricostruzione del padre, sarebbe avvenuto il 28 settembre, giorno del suo compleanno.

Alessia Piperno, stando a quanto emerso, avrebbe trascorso un periodo anche nel Kurdistan iraniano,  zona che viene costantemente monitorata per via delle istanze anti regime.

Per il momento vige comunque il silenzio nel tentativo di riuscire a riportare Alessia Piperno nel più breve tempo possibile la donna.

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In uno degli ultimi post scritti su Instagram, Alessia Piperno raccontava della manifestazioni di piazza e di quanto visto.

“Non penso che dimenticherò mai quella prima notte . Avevamo corso verso l’ostello con il cuore in gola, mentre i suoni degli spari rimbombavano alle nostre spalle e l’odore del gas si emanava nell’aria. Ho chiuso la porta dell’ostello mentre la gente urlava per le strade. Dopo nemmeno 30 secondi ho sentito bussare violentemente alla porta dell’ostello.

Erano due donne, due uomini e due bambini. Tossivano bruscamente per aver respirato il gas, e la donna più anziana aveva un attacco d’asma e di panico. ‘Milk, milk’. Urlavano. Mentre gli passavo un bicchiere d’acqua. In quei secondi mi è sembrato di non capirci niente. Il caos mi aveva seguito dentro quelle mura”.

Tanto si sta dicendo su Alessia Piperno con molti che si domandano se la ragazza sia stata arrestata per non aver rispettato gli usi e costumi dell’Iran.

Gli amici Deborah e Terence chiedono rispetto.

“Non crediamo che Alessia avrebbe voluto tutto questo interesse per la sua sfera privata. Tanto meno la sua famiglia. Da quel che sappiamo i giornalisti si sono appostati fuori dalla casa dei genitori di Alessia e pure noi stiamo ricevendo messaggi da parte di giornalisti di diverse testate per ‘interviste’ o ricostruzioni. Non c’è niente da aggiungere, nessuno sa quel che è successo, quello che si sa è già stato detto…tutto il resto sono supposizioni.

Non crediamo che avrebbe voluto vedere i suoi tutorial su come fare il turbante al telegiornale e non crediamo che avrebbe voluto leggere commenti beceri e ignoranti sotto agli articoli in cui si parla della sua vicenda, o ascoltare la classica frase detta dai vicini ‘salutava sempre’. Purtroppo – concludono – l’odio che trasuda da questi commenti è lo stesso che c’era stato per il caso di Silvia Romano. Inoltre siamo sicuri che Alessia non avrebbe voluto”.

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