Variante Delta nella palestra di Milano, cosa è emerso dalle analisi

Variante Delta nella palestra di Milano, cosa è emerso dalle analisi

La variante Delta è stata individuata a Milano, in un paziente vaccinato. Cosa sappiamo di questa variante e dell’efficacia dei vaccini?

Le analisi di laboratorio hanno confermato la presenza della variante Delta (indiana) all’interno del focolaio Covid scoppiato nella palestra Virgin di via Amadeo, in Città Studi a Milano.

Secondo quanto emerso fino ad ora, il focolaio è composto da dieci persone, un’istruttrice e nove frequentatori, ma nessuno è ricoverato. Subito è stato effettuato il contact tracing, che ha evidenziato 140 possibili soggetti a rischio contagio.  L’elemento preoccupante riguarda il fatto che la persona contagiata dalla variante Delta è vaccinato con due dosi. Dice il Corriere della Sera che “si tratta di un’eventualità rara, tuttavia possibile perché i vaccini offrono un’elevata protezione dalla malattia grave e in parte dall’infezione, ma non al cento per cento”.

Sono in corso, da parte di Ats, ulteriori controlli per assicurarsi che nella palestra siano state rispettate le regole di sicurezza. Finora non sono state rilevate mancanze. I gestori della palestra hanno dichiarato: «Il brand conferma di rispettare all’interno delle proprie strutture tutte le misure igienico sanitarie previste dal Governo sia nell’allenamento individuale che nello svolgimento di classi collettive. Virgin Active Italia si è resa da subito disponibile con l’Ats condividendo i dati richiesti rispetto alla frequentazione del Club per le opportune verifiche, con l’obiettivo di tutelare nel modo più rigoroso la salute dei propri collaboratori e clienti».

In base a quanto emerge dai dati e dall’analisi del contagio nel Regno Unito, la variante delta rappresenta il 96% dei contagi. Questa variante ha una capacità di trasmissione maggiore del 64% e pare riesca ad aumentare di 2 volte il rischio di ospedalizzazione. Tuttavia, il 68% dei casi è stato rilevato in persone non vaccinate e in una fascia di età compresa tra i 10 e i 29 anni. Un altro dato che emerge, è il fatto che nonostante il vaccino si stanno registrando dei decessi, anche se in numero basso, ma ci sono. Si stima che, grazie a i vaccini, il decesso nonostante la variante sia diminuito di un terzo.

L’efficacia del vaccino contro la variante Delta è maggiore dopo la seconda dose, “anche se la Delta ha una capacità di evasione paragonabile alla variante sudafricana, finora considerata la «peggiore»”.

Sulla vicenda è intervenuto anche il premier Mario draghi, che ha detto: «noi facciamo il tampone a chi entra in Italia. Se dovessero ricominciare ad aumentare i contagi, anche noi dovremmo reinserire la quarantena per chi arriva dall’Inghilterra: ma non ci siamo ancora» e ha aggiunto «cerchiamo di portare avanti la campagna vaccinale: non è soltanto la nostra ripresa economica in questione, ma anche quella della nostra vita sociale».

Fonte immagine: <a href=’https://it.freepik.com/foto/donna’>Donna foto creata da freepik – it.freepik.com</a>

 

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