Milva: la gente in coda per omaggiarla e salutarla per l’ultima volta

Al Piccolo Teatro Strehler di Milano è stata allestita la camera ardente per dare la possibilità alla gente di poterla omaggiare

La notizia della morte di Milva, la “Rossa” e la “Pantera di Goro” della musica italiana, ha sconvolto il mondo dello spettacolo e anche gli ammiratori e i fans dell’artista.

Da subito vi è stato un tripudio di omaggi, messaggi, attestati di stima e saluti per un’artista che si è fatta apprezzare per il suo incredibile talento non solo come cantante ma anche come attrice.

Per poterle dare l’ultimo saluto, è stata allestita la camera ardente al Piccolo Teatro Strehler di Milano dalle 9 di stamattina fino alle 13:30. In seguito si sono tenuti i funerali in forma strettamente privata. Ciò che ha commosso ed emozionato è stata la fila interminabile di persone di ogni età che sin dalle prime ore di stamani, che hanno voluto rendere omaggio ad una grandissima artista, apprezzata anche all’estero.

Martina Corgnati, la figlia di Milva e critica d’arte, ci ha tenuto a salutare alcuni dei presenti riservando per ognuno una parola gentile.

«Non poteva che essere qui la sua camera ardente, per tutto quello che il Piccolo ha rappresentato nella storia umana e professionale di mia madre, è il luogo simbolo del suo lavoro, della sua ricerca, della sua carriera» ha commentato la figlia di Milva che ha aggiunto: «Grazie quindi al Piccolo Teatro e sono felice di essere qui. Ricordo una frase che ripeteva spesso: “Prima muoio, poi interrompo lo spettacolo”. Dice parecchio di lei».

Martina Corgnati ne ha approfittato anche per raccontare uno dei tanti episodi della carriera della madre: «Forse lo spettacolo più a rischi per lei fu l’ultimo con Strehler , Non sempre splende la luna, lo spettacolo che forse si è visto meno: era uno show formidabile con una Milva messa a nudo, con i capelli legati, senza scarpe. Lei e la sua voce. Con Strehler si realizzava una simbiosi, un complemento artistico assoluto, per cui nell’Opera da tre soldi l’abbiamo vista, tanti tanti anni fa, come una forza espressiva e di comunicazione di un personaggio degna di una grande attrice. Con la sua voce realizzava una grande teatralità».

Una donna e un’artista incredibile che oggi ha ricevuto il suo ultimo applauso dai tanti che l’hanno apprezzata, applaudita e osannata in tanti anni di canzoni e intepretazioni. Tra i tanti presenti, il sindaco Beppe Sala, il musicista Franco Mussida, il parrucchiere Sergio del negozio Futura in corso Venezia, e Rita Pavone.

 

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