Ospiti del podcast Mamma Dilettante 3
Di Vaio ha detto: “Eravamo in viaggio di nozze, mi scrive Olivier Rousteing, che è il designer di Balmain, che era un mio amico, e mi fa “Mariano faccio la festa dei 30 anni, dopo domani a Los Angeles”. E io ci sono andato da solo, ed eravamo in viaggio di nozze noi”
Poi la Brunacci: “Perché eravamo via da un mese, io volevo tornare a casa”
Di Vaio ha aggiunto: “Per farti capire che bel rapporto che c’era e che c’è tutt’oggi. Lei mi ha sempre supportata, è sempre stata molto cosciente di come fosse il mio lavoro e c’è sempre stata una trasparenza e un rapporto bello, tra di noi, da questo punto di vista. […] Quindi, finito il viaggio di nozze, io andai a Los Angeles e lei tornò in Italia. Andai a questa festa […] e uscì, la settimana dopo, la foto che a questa festa eravamo veramente trenta persone, eravamo a casa di Dr. Dre sulla collina di LA. Festa di Olivier ed eravamo Jennifer Lopez, Justin Timberlake, io, eravamo veramente trenta persone. Quaranta al massimo. E conosco Jennifer Lopez e dico ad Olivier che volevo chiederle una foto. Non per fare il fan ma io sono di Perugia e a Jennifer Lopez devo chiedere una foto. Quindi vado e lei mi fa “Oh! But you are Mario”, io allora avevo un milione di follower, ai tempi lei aveva meno follower di me su Instagram. Io gasatissimo e ho esordito dicendo “It’s me, Mario!” e mi sono seduto accanto a lei. C’era anche il suo coreografo, che mi seguiva su Instagram, e mi propose di fare un video con lei che ai tempi era nell’agenzia in cui stavo. Al video dissi di no perché era un po’ osé. Quindi lei mi conosceva perché voleva che io facessi questo video con lei ed è nata questa chiacchierata, lei carinissima. Le chiedo di fare la foto, la facciamo e va su tutti i giornali. Lei era seduta vicino a me, con la mano sul petto o sulla gamba, […] e quindi dopo una settimana ero tornato dal viaggio di nozze da solo, era uscita questa foto con Jennifer Lopez e ne sono uscite di tutti i colori, però lei non mi ha detto niente. Zero.”
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Di Vaio: “Io glielo lascerei fare al 100%. […] Però adesso capisco il punto di vista dei miei, sono io dall’altro lato. Chiaramente hai delle paure, perché se fosse solo per l’esperienza, quelle le fai, io porto cicatrici dietro, mi hanno accoltellato, me ne sono successe di tutti i colori. Ho 17 punti sul collo e sulla testa, sono finito all’ospedale. Risse, accoltellamenti…”
E poi: “in tempi passati, quando giravo. Succede, fa parte del fatto di andare in giro da solo. […] Succede se giri il mondo e vai un po’ all’avventura, io ero uno che andava molto in esplorazione. Direi di sì, però hai paura chiaramente. Me ne sono reso conto guardando i miei, quando sono tornato a casa e stavo male, si sono presi degli infarti. Però glielo devi far fare”.
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