Dal 2012 solo incomprensioni
Alla festa della Polizia e gà questa sarebbe la notizia Elisa di Francisca e Valentina Vezzali, due delle più grandi azzurre dlla scherma hanno discusso in maniera animata.
Stoccate che sono arrivate dalla bocca e non dal fioretto. Sul palco, la prima rivolgendosi all’ex campionessa ha detto: “Vorrei cogliere l’occasione per dire una cosa, vorrei mandare un messaggio di pace alla mia collega Valentina Vezzali e chiederle una pace. Ecco, se facciamo pace”.
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Risposta piccata della Vezzali: “Guarda Elisa dal punto di vista sportivo io ti stimo perché sei stata una grandissima campionessa e un grandissimo talento; però per quanto riguarda il livello umano diciamo che non sei proprio il massimo. Quando imparerai a rispettare le persone”.
Pensare che per anni sono state loro il dream team della scherma. Nel 2012, ai Giochi Olimpici di Londra, Elisa Di Francisca superava in finale Arianna Errigo (12-11) mentre nella lotta per il bronzo Valentina Vezzali batteva la coreana Hee Hyun Nam (13-12).
Entrambe marchignane, entrambe con un grande talento ma con caratteri incompatibili. La vittoria del 2012 che doveva rappresentare un passaggio di consegne (e che creò problemi pure tra Errigo e Di Francisca) genera la prima rottura con la Vezzali.
Nel suo libro la Di Francisca ne ha per tutti, dal maestro in comune fino al CT Cipressa passando per la Vezzali.
La prima, da quando ha smesso ha sempre fatto discutere. Prima alle Olimpiadi di Tokyo quando dopo aver criticato la Nazionale di scherma si prese il rimprovero di Velasco e poi quest’estate quando si generò un polverone dopo delle parole non proprio gentili nei confronti di Benedetta Pilato.
Tra le due troppe le divergenze e non solo tra loro. Oggi, Elisa di Francisca, non parla, oltre che con la Vezzali, con la Errigo e con Giovanna Trillini.
Quando si ritirò, disse: “Non l’ho invitata, meglio non perda tempo (era all’epoca Sottosegretario allo Sport ndr), pensi a lavorare per lo sport italiano e fare in modo che istruzione e attività fisica non siano nemiche”. Su Vezzali e Trillini disse: “Devo molto al loro esempio: a Jesi erano in palestra anche a Natale ad allenarsi, a rimettersi in discussione. Posso non andarci d’accordo, ma quella fame la rispetto”.
Ph. Credit: Coni
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