Il presidente del Senato è uno degli ospiti dello show
Arriva questa sera Belve con Ignazio La Russa. Il Presidente del Senato è infatti uno degli ospiti della prima puntata in onda questa sera alle 21.00.
Da quanto emerso ha infatti detto: “Se mio figlio mi dicesse di essere omosessuale accetterei con dispiacere la notizia. Vorrei che mio figlio mi somigliasse, altrimenti pazienza, sarebbe come se fosse milanista”.
Oggi dopo un vero e proprio polverone ha dovuto rispondere: “Leggo di tante critiche che vengono da chi non ha neanche visto il programma, visto che va in onda stasera, senza capire il contesto. A una domanda specifica ho risposto che avere un figlio gay sarebbe un piccolo dispiacere, ma non un problema. Poi mi è capitato sul serio: uno dei miei figli andava allo stadio a vedere il Milan, e per me è stato un piccolo dispiacere, nulla di più”.
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Un vero e proprio scivolone che ha portato molte forze politiche, nelle ultime ore a chiedere le dimissioni di La Russa.
Le dichiarazioni di #LaRussa su omosessualità e donne fanno ribrezzo. Il fatto che sia anche presidente del Senato della Repubblica ci fa vergognare davanti al mondo.
— Graziano Rossi (@grazianorossi) February 21, 2023
L’unica sciagura per le famiglie italiane è avere la seconda carica dello Stato che fa dichiarazioni omofobe, sessiste, e nostalgiche dimostrando la totale inadeguatezza al ruolo istituzionale che ricopre.#LaRussa
— Elly Schlein (@ellyesse) February 21, 2023
Avere un padre con i busti di Mussolini in camera da letto è sempre un dispiacere.#LaRussa
— Alessandro Zan (@ZanAlessandro) February 21, 2023
San oltre il tweet ha commentato la vicenda a La Presse. «La seconda carica dello Stato non può e non deve pronunciarsi in modo così discriminante e offensivo. Paragonare l’orientamento sessuale di una persona che è una cosa che una persona non sceglie con una tifoseria calcistica lo trovo molto deprimente oltre che offensivo. Purtroppo la destra italiana non ha fatto i conti con il passato, è ancora legata a una cultura post-fascista che vede i diritti come fumo negli occhi. Le destre moderne europee hanno una posizione molto più avanzata. Solo in Italia i diritti sono oggetto di scontro politico».
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