Papa Francesco e le dimissioni: “Potrei morire domani, ma è sotto controllo”
Papa Francesco e le sue possibili dimissioni: “Potrei morire domani, ma è sotto controllo. Sono in buona salute. Per la mia età sono normale”
In una recente intervista rilasciata all’Associated Press, Papa Francesco ha toccato diverse questioni spinose. Il pontefice ha parlato delle sue possibili dimissioni, di papa Benedetto XVI e della sua morte, delle critiche che ne sono conseguite e ha toccato anche il tema dell’omosessualità. Vediamo con ordine le dichiarazioni del Santo Padre.
Sul primo punto, ovvero le sue ipotetiche dimissioni, Papa Francesco ha ironizzato, dicendo: “Potrei morire domani, ma è sotto controllo. Sono in buona salute. Per la mia età sono normale”. Papa Francesco, lo scorso 17 dicembre, ha compiuto 86 anni e sono ormai noti a tutti i suoi problemi nel camminare, tant’è che si muove spesso in sedia a rotelle.
Leggi anche: Bimbo morto al Pertini di Roma, ecco chi ha chiamato il personale medico
Sulla morte di Benedetto XVI e sulla sua figura ha detto il Papa: «Benedetto XVI era un gentiluomo e per me una sicurezza. Di fronte a un dubbio, chiedevo la macchina, andavo al monastero e domandavo», poi aggiunge «ho perso un padre, un buon compagno». Sulle critiche mosse al suo pontificato e sul clima teso ampliatosi alla morte di Benedetto XVI ha detto serenamente l’attuale pontefice: «non lo metterei in relazione con Benedetto, ma con il logorio di un governo di dieci anni». poi aggiunge: «L’unica cosa che chiedo è che me lo dicano in faccia, perché è così che cresciamo tutti, no?». «Voi preferite – continua il pontefice – che non critichino, per amore della tranquillità. Ma io preferisco che lo facciano perché così c’è libertà di parola. Se non fosse così, ci sarebbe una dittatura della distanza, come la chiamo io, dove c’è l’imperatore e nessuno può dirgli niente. No, lasciamoli parlare perché le critiche aiutano a crescere e a migliorare le cose».
Inoltre, ha definito alcune critiche «sgradevoli come un’eruzione cutanea che dà un po’ fastidio», ma per Papa Francesco le critiche sono le benvenute: “Se non fosse così, ci sarebbe una dittatura della distanza, come la chiamo io, dove l’imperatore è lì e nessuno può dirgli nulla”.
Durante l’intervista, inoltre, Papa Francesco ha parlato anche del tema dell’omosessualità, ritenendo «ingiuste» le leggi che criminalizzano l’omosessualità, «essere omosessuali non è un crimine», ma indicandola come un «peccato».
Lascia un commento
Devi essere connesso per inviare un commento.