Baby gang e Ultrà, il tema sicurezza in discussione al Parlamento. Ecco alcune anticipazioni su quanto potrebbe essere adottato
Dopo i recenti avvenimenti citati dal ministro Piantedosi, ovvero le aggressioni continue di baby gang e gli scontri tra ultrà, il tema della sicurezza torna tra i banchi del Parlamento.
Nel corso dell’ultima interrogazione parlamentare si è discusso il Decreto sicurezza, con le possibili soluzioni al problema. Le ipotesi che sono al vaglio del governo riguarderebbero la scelta di introdurre Daspo allargati anche ai minori dai 14 anni, un maggiore controllo dei social, e la possibilità di interdire la frequentazione di alcune zone delle città.
Inoltre, per contrastare gli episodi di bullismo via web si prevede il divieto di utilizzo del cellulare e di altre apparecchiature elettroniche. Una norma prevista sia per i minorenni, sia per gli adulti.
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Si prevede, inoltre, un inasprimento delle pene per chi è già stato ammonito e viola le disposizioni. Previsto il trasferimento in carcere per chi è sottoposto al controllo elettronico attraverso il braccialetto ma tenta di manometterlo.
Tra le misure in discussione c’è anche “l’utilizzo del Taser — la pistola elettrica che le forze dell’ordine già utilizzano come strumento di dissuasione — in tutte le situazioni di rischio, anche nei Comuni più piccoli dove attualmente non era stato previsto come dotazione per poliziotti e carabinieri”.
Per quanto riguarda gli Ultrà si parla anche del “divieto di assistere alle partite lontano dal proprio stadio, che verrà disposto per un determinato periodo di tempo: riguarderà dunque più di una partita e probabilmente durerà per oltre un mese”.
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