Pagamenti in contanti o con Pos, ecco la nuova modifica: cambia il tetto per i pagamenti in contanti. Novità anche per le Pertite Iva
Il Governo guidato da Giorgia Meloni sta lavorando alla nuova manovra economica, che dovrebbe approdare in Parlamento proprio oggi, 28 novembre.
La manovra è costituita da 155 numeri e al numero 69 sono chiarite le nuove «Misure in materia di mezzi di pagamento». Ovviamente la norma fa riferimento sia al contante che all’obbligo di pagamento elettronico per piccole cifre.
La manovra permette, innanzitutto, l’innalzamento del tetto dei pagamenti in contante a 5000 euro, a partire dal primo gennaio 2023. Precedentemente era di 1.000 euro. Inoltre, viene introdotto un limite all’obbligo per i commercianti di accettare i pagamenti digitali. Fino ad ora il tetto era di 30 euro, ora passa a 60 euro la somma per cui il negoziante potrà rifiutare il pagamento con il Pos senza rischiare la multa.
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Nella nuova bozza, inoltre, è stato eliminato lo stop di 180 giorni alle sanzioni finora arrivate ai commercianti per non aver rispettato l’obbligo. In sostanza, è al vaglio l’ipotesi di sospendere i procedimenti e i termini per l’adozione delle sanzioni fino a quando non saranno varate nuove indicazioni.
La nuova normativa prevede anche una novità per le Partite Iva, in particolare “non si potranno più aprire e chiudere le ditte senza limiti”. L’Agenzia delle Entrate sarà incaricata di effettuare i controlli e in caso di possibili illeciti potrà convocare il titolare della Partita Iva, che dovrà dimostrare «sulla base di documentazione idonea, l’assenza di profili di rischio individuati», pena la cessazione della Partita Iva.
In caso di chiusura, si legge sul Corriere della Sera, “sarà necessaria una fideiussione di 3 anni di 50 mila euro per aprirne una nuova”.
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