Caregivers familiari, l’Onu: l’Italia ne ha violati i diritti. Presto una legge ad hoc
Carevigers familiari, l’Onu: l’Italia ne ha violati i diritti. Presto si potrebbe avere una legge che tuteli caregivers e assistiti
I carevigers familiari sono tutte quelle persone che si prendono cura di membri della famiglia non autosufficienti a causa di una malattia invalidante o di una disabilità, svolgendo tutta una serie di attività quotidiane, che vanno dalla gestione delle terapie mediche al disbrigo di pratiche burocratiche o di gestione di attività quotidiane, come la spesa, il pagamento di bollette.
Per questa figura, in Italia, non esiste alcun riconoscimento o forma di tutela. La legge 104, che permette una serie di tutele per chi è affetto da malattia invalidante e per chi assiste, non sempre viene concessa e non sempre è sufficiente a coprire le esigenze di quello che è un vero e proprio “lavoro invisibile” agli occhi dello Stato.
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Nel 2017 il presidente del Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità (CONFAD), che allora era Maria Simona Bellini, denunciò all’Onu la violazione in Italia dei diritti fondamentali dei caregivers familiari. La violazione consiste nell’impossibilità alla salute e al riposo personali.
Nei primi giorni di ottobre il Comitato ONU preposto a verificarne il rispetto da parte degli Stati della «Convenzione internazionale per i diritti delle persone con disabilità» ha accolto il ricorso di Canfad. La conseguenza è che entro sei mesi l’Italia dovrà presentare una relazione scritta su azioni poste in essere per rimuovere la discriminazione e risarcire adeguatamente la ricorrente. È dunque probabile che presto arrivi una legge che ne tuteli i diritti.
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