Roma, protesta degli studenti. Appesi i manichini di Fontana e La Russa e slogan contro la guerra e non solo
Oggi, 21 ottobre, seconda giornata di consultazioni per la formazione del nuovo governo guidato da Giorgia Meloni, Roma è stata lo scenario delle proteste degli studenti dei licei. Sono scesi in piazza gli studenti degli Istituti Colonna, Manara, Morgagni, Virgilio, Mamiani, Albertelli, Plinio, Cavour, Croce, Machiavelli, Tacito al grido di slogan come “Nessun voto rappresenta la nostra rabbia” e “Contro la scuola dei padroni dieci, cento, mille occupazioni”.
Durante il corteo sono stati appesi da Ponte Sublicio i manichini di Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana, i neo presidenti di Senato e Camera. Alla base delle proteste studentesche diversi temi da quello della sicurezza all’alternanza scuola-lavoro. Sono state bruciate anche le bandiere della Russia e della Nato.
Sostengono gli studenti: “Esigiamo che il Pcto (ovvero i percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento) venga immediatamente abolito e che si organizzi un tavolo con noi studenti per ideare un progetto che abbia l’obiettivo di educare dei cittadini e non dei lavoratori precari e mal pagati”.
??“NATO e UE, lasciateci in pace” proteste si sono svolte oggi a Roma contro la partecipazione del paese all’alleanza NATO e per l’uscita dell’Italia dall’UE. https://t.co/2n2ZYh4IYg
— jmarzola (@jmarzola1) October 16, 2022
Sulla sicurezza dicono: “Nonostante i fondi del Pnrr, abbiamo visto le nostre scuole riempirsi di materiale scolastico all’avanguardia senza che ci fossero miglioramenti per quanto riguarda l’edilizia scolastica. Magari con i prestiti europei abbiamo ottenuto lavagne costosissime ma continuiamo ad avere strutture fatiscenti con scuole non a norma per la sicurezza di noi studenti”.
Non è mancato nemmeno il tema dell’ecologia: “Abbiamo bisogno come persone ma soprattutto come cittadini, di una scuola ecologica e sostenibile che attraverso un’educazione ambientale ci prepari ad affrontare una crisi climatica, e a creare una società diversa, non più dipendente dai combustibili fossili e dal gas ma basata su il riutilizzo di energie rinnovabili a tutela della salute e del nostro futuro”.
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Inoltre, chiedono più attenzione: “Vogliamo che i nostri bisogni vengano ascoltati. In Italia, ogni giorno almeno un adolescente tenta il suicidio. Non possiamo ignorare questa richiesta d’aiuto così evidente. Siamo la generazione che si è vista interrompere la crescita dalla pandemia e che sta affrontando i problemi dovuti ad una istruzione che mira a valutarci e non a farci crescere” e “il sistema scolastico al quale siamo abituati non fa altro che nuocere alla nostra salute mentale che deve essere messa al primo posto dal governo”.
Infine, concludono gli studenti: “vogliamo che le istituzioni si rendano conto della pericolante situazione e che ci offrano sostegno e assistenza psicologica gratuita perché non ci siano più tutti questi suicidi”. “Esigiamo che anche nelle scuole italiane venga affrontato l’argomento dell’educazione sessuale da parte di esperti, per educarci a vivere un corretto stile di vita senza bigottismo e tabù inutili e abbiamo bisogno che venga ideato un progetto per offrire ai giovani degli spazi sociali gestiti dallo stato che siano spazi di aggregazione e occasioni culturali per le nuove generazioni”.
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