Ritorno del Green Pass, il parere del virologo Fabrizio Pregliasco

Aumentano i contagi e si parla di un ritorno del Green Pass, il parere del virologo Fabrizio Pregliasco

L’obbligo di possedere il Green Pass e poi il Super Green Pass è stato motivo di scontro non solo politico. Tuttavia, la vaccinazione per poter fronteggiare la diffusione del Covid-19 ha rappresentato un’arma significativa. Attualmente gran parte della popolazione italiana ha completato il ciclo primario di vaccinazione e quindi sembra superfluo chiedere l’esibizione della Certificazione verde, anche se essa rimane obbligatorio per alcuni luoghi.

Una nota del Ministero della Salute, infatti, chiarisce che  fino al 31 dicembre 2022 la Certificazione verde COVID-19 è richiesta per:

• la permanenza degli accompagnatori dei pazienti non affetti da COVID-19 nelle sale di attesa dei dipartimenti di emergenza e accettazione, dei reparti di pronto soccorso e dei reparti delle strutture ospedaliere, dei centri diagnostici e dei poliambulatori specialistici;
• la permanenza nelle strutture sanitarie e sociosanitarie degli accompagnatori di pazienti con disabilità gravi o di soggetti affetti da Alzheimer o altre demenze o deficit cognitivi certificati. È sempre consentito agli accompagnatori di tali soggetti prestare assistenza, anche nei reparti di degenza e di pronto soccorso, nel rispetto delle indicazioni del direttore sanitario della struttura;
• l’accesso dei visitatori ai reparti di degenza delle strutture ospedaliere, alle strutture residenziali, socioassistenziali, socio-sanitarie e hospice;
• le uscite temporanee delle persone ospitate presso strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite, hospice, strutture riabilitative e strutture residenziali per anziani, autosufficienti e non, strutture residenziali socioassistenziali e altre strutture residenziali.

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Nelle ultime settimane si sta registrando un aumento dei casi Covid in Italia e, dunque, si riaffaccia l’ipotesi di un ritorno esteso del Green Pass. Su questo tema, Il Messaggero ha sentito il parere del virologo Fabrizio Pregliasco, il quale ha detto: «Non credo che una prassi così divisiva possa essere accettata».

Sull’aumento dei contagi e sulle possibili mosse da introdurre ha detto Pregliasco: «Dobbiamo però immaginare scenari, non da attuare ma da pianificare, se la situazione dovesse peggiorare molto.

Il virologo conclude con una raccomandazione: «Ad oggi si può solo immaginare una raccomandazione alla vaccinazione per i soggetti fragili e più a rischio»

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