Fratellini di 8 e 13 anni tornano a vedere, ecco come è stato possibile. A occuparsi del caso un team del Gemelli e del Bambino Gesù
Due fratellini di 8 e 13 anni hanno riacquistato la vista grazie alla terapia genica. Ha raccontato la madre dei due fratelli: «Per la prima volta, dopo quattro anni di scuola, mio figlio ha letto sul suo libro di testo, come i suoi compagni di classe. E quando entriamo in un luogo buio non si aggrappa più a me, ma si muove con serenità»
Il padre ha, invece, raccontato: «Ci accorgiamo dei loro miglioramenti ogni giorno. Dopo tante difficoltà siamo stati fortunati a riuscire ad avere una diagnosi».
A riportare la notizia è il Corriere della Sera, in un articolo in cui è spiegato che i bambini hanno riacquistato la vista grazie ad una terapia genica. “I bambini sono affetti da una malattia congenita, di cui entrambi i genitori sono portatori sani: la distrofia retinica ereditaria. Per la precisione, una retinite pigmentosa, patologia che degenera fino alla cecità”.
La terapia è stata condotta grazie alla collaborazione tra gli ospedali romani Gemelli e Bambino Gesù. Nello specifico a occuparsene sono stati i reparti di oculistica diretti da Stanislao Rizzo e Giancarlo Iarossi: «Al controllo della settimana scorsa abbiamo potuto riscontrare grandi miglioramenti clinici. Quasi al di fuori di quello che ci aspettavamo – ha dichiarato Iarossi -. Ora sarà fondamentale il follow up per capire se i livelli raggiunti rimarranno stabili o se servirà intervenire nuovamente. Alcuni studi ci dicono che possiamo rallentarne la corsa, ma che la malattia non si ferma».
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Sempre il Corriere della sera spiega in cosa consiste la terapia genica: “consiste in un’unica iniezione, fatta nello spazio sottoretinico, che ha veicolato un gene (Rpe65) sano”.
Si legge sulla pagina ufficiale del Gemelli:
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