Monica Cirinnà reclama i soldi trovati nella cuccia del cane

Un anno fa trovò 24mila euro

Monica Cirinnà, senatrice del Partito Democratico, un anno fa trovò a Capalbio nella sua abitazione, 24euro in contanti nella nella cuccia del cane.

La Cirrinnà e il marito Esterino Montino avevano subito denunciato il ritrovamento e avevano preso distanze dalla cifra rinvenuta in una cuccia.

A mettere i soldi, secondo una prima ipotesi che non è mai stata realmente presa in considerazione sarebbe stato un gruppo di spacciatori nordafricani.

L’ipotesi non ha mai preso piede per il taglio utilizzato: nella cuccia sono state trovate banconote da 500 euro mentre gli spacciatori ne usano di piccoli.

L’inchiesta penale per riciclaggio era così stata aperta a carico di ignoti e  archiviata dal sostituto procuratore di Grosseto.

La richiesta di Monica Cirinnà

Le indagini non sono riuscite a ricostruire l’origine della banconota. Oggi, stando a quanto rivela il messaggio Monica Cirinnà ha chiesto che i soldi trovati nella sua proprietà possano essere restituiti.

Gli avvocati hanno fatto riferimento all’articolo 932 del codice civile, secondo il quale, “il tesoro, inteso come qualunque cosa mobile di pregio di cui nessuno può provare d’essere proprietario, appartiene al proprietario del fondo in cui si trova“.

Per il momento però l’istanza non è stata accolta dal gip di Grosseto visto che il tesoro: “spetta solo per metà al proprietario del fondo e per metà al ritrovatore: in questo caso, a Fabio Montino e all’operaio Fabio Rosati, per la quota di un quarto ciascuno“.

Ora l’ultima parola spetta al giudice civile che deciderà se dare i soldi a Monica Cirinnà o all’operaio che ha trovato la somma insieme al figlio.

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