Caso Genovese, la difesa replica: “Assoluzione piena e seminfermità mentale” per l’imprenditore delle startup
La difesa ha replicato alla richiesta di condanna a 8 anni di carcere per Alberto Genovese con l’assoluzione piena dall’accusa dello stupro a Villa Lolita di Ibiza e con la seminfermità mentale, quindi minimo della pena, per gli altri reati.
Gli avvocati di Genovese, Luigi Isolabella e Luigi Ferrari, hanno depositato – come si legge sul Corriere della Sera – le consulenze mediche e psichiatriche in cui sarebbe dimostrato che “l’uso massiccio di droga avrebbe fatto danni pesanti al cervello dell’uomo che, sommati alla sindrome di Asperger, gli impedivano di cogliere correttamente la volontà altrui”.
Inoltre, la difesa sostiene che le ragazze si recavano nelle residenze di Genovese consapevoli di cosa poteva attenderle e anche “per drogarsi liberamente”. Inoltre, le ragazze “erano consenzienti ai rapporti sessuali.”
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Chiesto la totale assoluzione anche per Sarah Borruso, rappresentata dall’avvocato Gianmaria Palminteri. “Una donna – si legge sempre sul Corriere – soggiogata da un amore malato per Genovese che si è trovata suo malgrado coinvolta in uno scenario in cui non ha commesso reati”.
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