Covid, uno studio rivela il rischio di sviluppare malattie neurodegenerative. La ricerca è stata condotta da un team danese
Secondo uno studio presentato all’ottavo congresso dell’Accademia europea di neurologia (Ean), condotto da Pardis Zarifkar, del Dipartimento di Neurologia del Rigshospitalet di Copenaghen, chi ha subito l’ospedalizzazione a causa dell’infezione da Covid-19 rischia da 2 a 4 volte di sviluppare malattie neurodegenerative.
Pubblicato il Report del Monitoraggio #Covid19 per la settimana dal 13 giugno al 19 giugno.
Il commento del Prof. Giovanni Rezza.https://t.co/O3V0UhvNTF pic.twitter.com/9b6SjL6TH8— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) June 24, 2022
Tra le principali malattie individuate ci sarebbero l’Alzheimer, il Parkinson, l’ictus ischemico ed emorragico. Lo studio è stato condotto analizzando le cartelle cliniche di oltre la metà della popolazione danese. In base ai dati emersi, le 43.375 persone risultate positive avevano un rischio 3,5 volte maggiore di ricevere una diagnosi di malattia di Alzheimer, 2,6 volte maggiore di malattia di Parkinson, 2,7 volte maggiore di ictus ischemico e 4,8 volte maggiore di emorragia intracerebrale.
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Zarifkar ha dichiarato: “A più di due anni dall’inizio della pandemia la natura precisa e l’evoluzione degli effetti del Covid-19 sui disturbi neurologici sono rimaste non chiare. Studi precedenti hanno stabilito un’associazione con diverse sindromi neurologiche, ma finora non è noto se il Covid-19 influenzi anche l’incidenza di specifiche malattie neurologiche e se i suoi effetti differiscano da altre infezioni respiratorie”.
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