Contestata in Ucraina la giornalista russa che protestò contro la guerra

Contestata in Ucraina la giornalista russa che protestò contro la guerra

Marina Ovsyannikova, contestata in Ucraina la giornalista russa che protestò contro la guerra mossa da Putin

Marina Ovsyannikova è la giornalista russa che aveva mostrato un cartello durante la diretta televisiva di telegiornale russo. La sua storia aveva fatto il giro del mondo per il coraggio mostrato contro il regime di Putin. Successivamente, la giornalista trascorse una nottata in prigione e poi multata. Da dipendente di Chanel 1, la giornalista è stata poi assunta come corrispondente dal quotidiano tedesco Die Welt.

Tuttavia, la sua posizione non è ben vista dagli ucraini e nemmeno la sua protesta contro la guerra ha lenito gli animi della popolazione, che vedono ancora la giornalista come una persona “coinvolta nella propaganda russa che ha alimentato la guerra per anni“.

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il primo giugno, infatti, era in programma una conferenza stampa in Ucraina dal titolo “Marina Ovsyannikova spiega come funziona la propaganda russa”, ma l’evento è stato annullato perché giornalisti, attivisti e personalità del paese la accusano ancora di essere stata per anni complice della propaganda del Cremlino.

In una intervista al Daily Telegraph, la giornalista russa: “Non lo stiamo facendo per noi, lo facciamo per il futuro della Russia perché non cada in un’oscurità medievale la guerra, è diventata un punto di non ritorno oltre al quale i problemi privati non significano nulla se paragonati a quelli del popolo ucraino”.

E su Twitter ha poi scritto sulla sua attuale condizione: “Le autorità ucraine vogliono bloccare il mio ingresso nel Paese. Le autorità russe mi privano della cittadinanza.”

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