Smart working, ecco le novità previste per i lavoratori del settore privato fino al prossimo 31 luglio. Ecco le condizioni
Grazie al decreto-legge n. 24/2022, relativo alle ‘disposizioni urgenti per il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dell’epidemia da COVID-19, in conseguenza della cessazione dello stato di emergenza’, è stato prolungato il diritto allo smart working per alcuni lavoratori.
Nello specifico, il diritto al lavoro agile è stato prolungato fino al 31 luglio per chi lavora nel settore privato e ha almeno un bambino minore di 14 anni. Questa norma, tuttavia, si applica solo se in possesso di determinate caratteristiche:
- nel nucleo familiare l’altro genitore non sia beneficiario di strumenti di sostegno al reddito in caso di sospensione o cessazione dell’attività lavorativa;
- l’altro genitore sia lavoratore e svolga il proprio lavoro necessariamente fuori casa.
Lo smart working può essere chiesto “anche in assenza di eventuali accordi individuali assunti col proprio datore di lavoro”. Inoltre, il lavoro agile può essere chiesto se compatibile con le caratteristiche della prestazione.
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Possono chiedere lo smart working anche ai lavoratori maggiormente esposti a rischio di contagio, dopo valutazione medica. I casi che possono valutare questa opzione sono quelli in presenza di:
- immunodepressione,
- esiti di patologie oncologiche,
- svolgimento di terapie salvavita,
- comorbilità.
Resta il termine del 31 agosto per le modalità di comunicazione semplificata dello smart working per tutti i lavoratori del settore privato.
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