Il tecnico di Golden State si è espresso in maniera perentoria
Steve Kerr, allenatore di Golden State, impegnati nei playoff NBA contro Dallas non ha voluto parlare di basket.
Impossibile ignorare quanto successo nella notte, italiana, in Texas a Uvalde, con l’ennesima strage. Un 18enne ha fatto irruzione in una scuola uccidendo 19 bambini e due adulti. Un bollettino di guerra in un paese che da anni lotta con il programma del porto di fucili e pistole.
Kerr in conferenza stampa ha la voce tremante, è infuriato per la situazione e parla a cuore aperto.
“Da quanto sappiamo 14 bambini e un insegnante sono stati uccisi a 400 miglia da qui (il bilancio è salito poi a 19 bambini e 2 adulti, ndr). Negli ultimi 10 giorni, abbiamo avuto anziani neri uccisi in un supermercato a Buffalo, fedeli asiatici uccisi nel sud della California, ora abbiamo bambini uccisi a scuola. Quando faremo qualcosa? Sono stanco. Sono così stanco da alzarmi da qui e porgere le condoglianze alle famiglie devastate che sono là fuori. Sono stanco dei momenti di silenzio. Basta“.
E poi l’appello alla politica e al Congresso per una norma che possa regolamentare l’acquisto di armi.
“Ci sono 50 senatori in questo momento che si rifiutano di votare sulla regola di controllo dei precedenti che la Camera ha approvato un paio di anni fa. È lì da due anni. C’è un motivo per cui non lo voteranno: mantenere il potere”.
E poi continua: “Chiedo a te, Mitch McConnell, a tutti voi senatori che rifiutate di fare qualsiasi cosa per la violenza, le sparatorie nelle scuole, nei supermercati, vi chiedo: mettete il vostro desiderio di potere prima della vita dei nostri bambini e dei nostri anziani? Perché è così che sembra. Sono stufo. Ne ho avuto abbastanza. Faremo la partita stasera.
Voglio che ogni persona qui, ogni persona che ascolta questo, pensi a suo figlio o nipote, madre o padre, sorella, fratello. Come vi sentireste se vi accadesse oggi? Non possiamo diventare insensibili.
Non possiamo sederci qui a leggere le notizie e andare, beh, concediamoci un momento di silenzio. Vai Dubs. Andiamo, Mavs, andiamo. Questo è quello che faremo. Andiamo a fare una partita di basket. Cinquanta senatori a Washington ci terranno in ostaggio“.
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