Alessandro Maja, le prime parole dopo il duplice omicidi di Samarate

Strage di Samarate

Alessandro Maja, le prime parole dell’assassino dopo il duplice omicidi di Samarate, in cui ha ucciso moglie, figlia e ferito il primogenito

Sono state rese note le prime parole che Alessandro Maja ha pronunciato dopo il delitto della sua famiglia. L’uomo è accusato di aver ucciso a martellate, mercoledì 5 maggio a Samarate in provincia di Varese, la moglie Stefania e la figlia Giulia, di 16 anni, e per aver gravemente ferito il figlio maggiore, Nicolò, di 23 anni, attualmente in terapia intensiva.

“Non mi capacito di come sia potuta accadere una cosa del genere, non doveva succedere”, avrebbe detto l’uomo al suo avvocato Enrico Milani.

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L’avvocato ha aggiunto che “non è stato possibile avere con Maja un colloquio compiuto, date le sue condizioni”. Per l’uomo, infatti, si è reso necessario il ricovero in un ospedale psichiatrico. Inoltre, secondo quanto riferito da Today, Maja ‘non avrebbe tentato di farsi del male in carcere, “anche perché appena arrivato è stato immediatamente dichiarato incompatibile con la detenzione”‘.

L’interrogatorio vero e proprio, ha aggiunto Milani “sarà fissato solo quando Maja sarà dichiarato idoneo dai medici”.

Sulle motivazioni del gesto, ancora non si ha il quadro chiaro, ma è probabile che per Maja ci fosse all’orizzonte un futuro economicamente difficile. Per questo motivo, sono stati sequestrati presso l’azienda dell’uomo, faldoni di documentazione, ma l’avvocato ha precisato: “ma se mi chiedete cosa possano aver portato via non ho una risposta”.

Fonte immagine: https://twitter.com/GoriRoberto1/status/1521821404420882433/photo/1

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