Udine, il comune di Tarcento rifiuta di ospitare i profughi ucraini. E’ polemica
Udine, il comune di Tarcento rifiuta di ospitare i profughi ucraini. E’ polemica tra gli schieramenti politici
Tarcento, un comune di circa novemila abitanti in provincia di Udine, si è rifiutata di accogliere i profughi ucraini. Il rifiuto arriva dalla giunta di centrodestra che ha posto un “no” categorico alle mozioni presentate dall’opposizione.
Secondo quanto riportato da La Stampa, l’opposizione aveva presentato una mozione in cui si chiedeva di mettere a disposizione tre appartamenti di proprietà comunale per altrettante famiglie ucraine in fuga dalla guerra. La maggioranza ha respinto le mozioni, che secondo quanto dichiarato dal consigliere Riccardo Prisciano, tra i proponenti delle mozioni, è perché “Hanno detto che se dei privati o delle associazioni del terzo settore vogliono accogliere i rifugiati ucraini possono farlo, ma a loro spese. Gli appartamenti comunali sfitti andranno venduti, piuttosto che essere destinati ai profughi”.
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Sul suo profilo Facebook, Prisciano si legge: “La maggioranza del Sindaco Steccati – per bocca del Capogruppo di Fratelli d’Italia Andrea Premoselli e poi anche dello stesso Sindaco e del vicesindaco – ha deciso di bocciare le mozioni con cui le opposizioni chiedevano di destinare gli immobili comunali sfitti per l’accoglienza dei profughi ucraini. (..) Il pubblico presente in aula durante il Consiglio, a fronte delle dichiarazioni del Consigliere Premoselli e della maggioranza, ha iniziato a fischiare e battere le mani in segno di protesta per la mancata vicinanza al popolo ucraino e per l’onta che una simile decisione ha provocato in capo al Comune di Tarcento. Una vergogna senza precedenti per il Comune di Tarcento“.
L’opposizione, al rifiuto, ha sottolineato che “in Friuli ci fu il terremoto, è vergognoso non aiutare gli ucraini”. La giunta, da parte sua, ha affermato che il centrosinistra “sta solo cercando di mettere in cattiva luce l’operato della nostra amministrazione”.
Secondo Prisciano, il Comune avrebbe predisposto un’altra soluzione per accogliere i profughi, ovvero una camerata della Protezione civile nella zona industriale della cittadina. “Proporre di ammassare in uno stanzone madri con bambini – dice Prisciano – che scappano dalla guerra e tenerli lontani dalla città è ciò che di più brutto potevamo sentire”, afferma ancora Prisciano.
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