Vladimir Putin tra trasformazione fisica e malattia. Cosa sappiamo

Vladimir Putin tra trasformazione fisica e malattia. Cosa sappiamo

Vladimir Putin tra trasformazione fisica e malattia. Ecco cosa sappiamo sulle presunte malattie di cui sarebbe affetto il leader russo

Intorno alla figura del leader russo Vladimir Putin vige una cortina di stretta riservatezza, tuttavia in molti non hanno potuto non notare in lui un cambiamento non solo fisico.

Sandro Modeo sul Corriere della Sera ha messo in evidenza diversi punti sui quali gli analisti si soffermano e che potrebbero ricondurre alcuni comportamenti visibili di Putin a una serie di patologie di cui potrebbe essere affetto.

La prima trasformazione risalirebbe al 2011 e sarebbe riconducibile alla relazione con colei che è ritenuta l’attuale compagna di Putin, Alina Kabaeva, che lo avrebbe spinto a riprendere l’attività fisica e a sottoporsi ai primi interventi di chirurgia cosmetica al viso.

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Ma dal mese di settembre 2012 iniziano a emergere notizie sulla possibilità che Putin soffra di alcune malattie. Le teorie sarebbero tre. La prima ha a che fare con «la schiena» e i possibili problemi alla colonna vertebrale per pregressi traumi sportivi. Si è parlato anche di una neoplasia al midollo spinale. Quest’ultima ipotesi, come si legge sul Corriere, “sarebbe compatibile con alcune difficoltà deambulatorie e certe irrequietezze posturali di Putin”. Le cure per questo tipo di patologia potrebbero prevedere l’uso di farmaci che potrebbero sviluppare stati psichici alterati come idee paranoiche, apatia, depressione, rallentamento cognitivo, ma anche rabbia, l’aggressività e il disordine psicotico.

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La seconda teoria potrebbe riguardare una diagnosi di morbo di Parkinson, che spiegherebbe “la «rigidità» di cui parlano Macron e altri, il rallentamento della risposta cognitiva e la ridotta ampiezza di oscillazione della mano destra rispetto alla sinistra, rivelata da certe riprese tv”. Anche in questo caso le cure farmacologiche potrebbero portare delle controindicazioni come sonnolenza ansia-agitazione e allucinazioni.

La terza ipotesi riguarda una forma di Long-Covid-19, che possa aver prodotto una nebbia cognitiva nel leader russo, ammalatosi di Covid forse nel settembre 2020.

Ovviamente si tratta di tutte ipotesi, poiché la riservatezza sulla vita privata di Putin non permette di verificare le ipotesi, né di fissare un nesso causale tra ipotesi e realtà dei fatti.

Fonte immagine: https://twitter.com/ATHOMICAAQUILA1/status/1500923436964753411/photo/1

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