Crisi Ucraina-Russia, telefonata tra Macron e Putin di 45 minuti. La Russia stringe accordi con Pechino, mentre l’UE tuona contro Putin
E’ durata 45 minuti la telefonata, l’ultima, tra il presidente francese Emmanuel Macron e il capo del Cremlino Vladimir Putin. Secondo quanto riportato dall’Ansa, la telefonata anticipa ciò che la prossima settimana Macron discuterà di persona con Putin. I temi hanno riguardato due punti in particolare.
“Le due discussioni – si legge sull’Ansa – giungono in un contesto di concertazione continua fra partner europei ed alleati. Si iscrivono nella determinazione del presidente francese di proseguire il dialogo per identificare gli elementi che devono portare a una de-escalation”.
“I colloqui – si legge ancora – sono stati incentrati su due priorità. La prima, capitalizzare sui recenti progressi del formato Normandia per giungere ad una soluzione duratura nel Donbass. La seconda, avviare la conversazione sulle condizioni dell’equilibrio strategico in Europa, che devono consentire di constatare una riduzione dei rischi sul terreno e garantire la sicurezza sul continente”.
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Intanto, Putin è a Pechino per i giochi olimpici, ma anche per incontrare Xi Jinping. Secondo quanto riportato sempre dall’Ansa, russia e Pechino hanno firmato una dichiarazione congiunta in cui denunciano l’influenza americana definita “destabilizzatrice” in Europa e Asia. “Nel documento – scrive l’Ansa – i due Paesi si oppongono ad una eventuale futura espansione della Nato in Europa e denunciano l’influenza negativa per la pace e la stabilità della regione la strategia degli Stati Uniti nell’indo-pacifico, dicendosi “preoccupati” per la creazione nel 2020 di Aukus, l’alleanza militare tra Usa, Gran Bretagna e Australia”.
? Crisi #Ucraina, #Macron incontrerà #Putin a Mosca lunedì. Poi sarà a Kiev https://t.co/R03yayLNjN pic.twitter.com/oqRfi7iyBB
— IlSole24ORE (@sole24ore) February 4, 2022
Inoltre, Putin avrebbe dichiarato: “Le nostre compagnie petrolifere hanno preparato delle nuove soluzioni molto buone per le forniture di idrocarburi verso la Repubblica popolare cinese, e anche nell’industria del gas è stato fatto un passo in avanti: mi riferisco al nuovo contratto per la fornitura di gas in Cina dall’estremo oriente russo di dieci miliardi di metri cubi”.
Sulla fornitura di gas da parte della Russia si era espressa anche Ursula von der Leyen, dichiarando che “La Russia sta esercitando pressioni militari sull’Ucraina e utilizza le forniture di gas come leva su di noi, ecco perché Nord Stream 2 non può essere escluso dall’elenco delle sanzioni, questo è molto chiaro”.
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