Bambino di 12 anni insultato e preso a sputi perché ebreo

Bambino di 12 anni insultato e preso a sputi perché ebreo

Bambino di 12 anni insultato e preso a sputi perché ebreo. A denunciare il fatto è stato il padre che ha subito chiamato il Sindaco

Un giovane studente di 12 anni “è stato aggredito, insultato, preso a calci, colpito da sputi. Autrici di questo grave atto due ragazzine di 15 anni, motivate dal fatto che il bambino è ebreo”.

Il fatto è avvenuto nel Comune di Campiglia Marittima (Livorno) e a parlarne è la Sindaca Alberta Ticciati, che affida ai social un messaggio:

Un ragazzino aggredito, picchiato, offeso, umiliato per il suo credo religioso. Apostrofato, deriso e assalito dagli sputi di due quasi adolescenti. Mi dispiace per la crudezza della descrizione, ma niente di paragonabile rispetto a quello che quel ragazzino si porterà dentro per sempre. Inammissibile. Gravissimo. Sconcertante. Inimmaginabile“.
E aggiunge: “Quanto accaduto deve interrogare le istituzioni, ma anche le famiglie, ed i cittadini tutti, sugli strumenti che si utilizzano, sui messaggi che si veicolano, sui progetti educativi che si fanno. E nelle nostre scuole quel progetti sono tanti e di valore. Episodi come questo lasciano tanto scoramento e tanta amarezza, ma allo stesso tempo la necessità di impegnarsi di più su questi temi che fondano una società civile“.
Conclude con “un impegno, quello di questa Amministrazione, a stigmatizzare, ma anche approfondire per non banalizzare, ma continuare a avanzare, ogni giorno un pezzettino di più, nel solco del senso civico, del rispetto, della democrazia, della libertà“.
A denunciare al Sindaco quanto accaduto è stato il padre del bambino offeso, che ha chiamato in Comune, raccontando le frasi che sono state indirizzate al figlio dalle due ragazzine: “ebreo di m…., devi morire nel forno” e ancora “Tu devi stare zitto perché sei un ebreo“.

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Al quotidiano La Nazione, il padre del bambino ha detto: “All’episodio grave si aggiunge un altro aspetto altrettanto grave, cioè il fatto che nessuno dei presenti abbia difeso mio figlio. Sono scioccato, così come lo è mio figlio. Non abbiamo dormito, non riesco a darmi una spiegazione a questo gesto. Non riesco nemmeno a parlarne, mi viene da piangere. Sinceramente non mi era mai accaduto niente di simile“.
La vicenda non si ferma qui. Infatti, il sindaco Ticciati, come riportato da Adnkronos ha dichiarato:

“Una situazione incredibile, da pelle d’oca, sembra di essere ripiombati nei tempi più bui della storia del nostro paese. Abbiamo invitato la famiglia a fare i propri passi. Mi confronterò tra oggi e domani con le forze dell’ordine e la scuola e faremo il possibile perché la cosa non venga archiviata e banalizzata. Il fatto che nel 2022 succeda una cosa tale in una realtà come la nostra è di una gravità massima che va indagata, approfondita, compresa, e fortemente stigmatizzata. Questi atti, pericolosi e inaccettabili, vanno stroncati subito“.

E aggiunge:

Mentre ci avviciniamo al giorno della memoria del 27 gennaio che segna sul calendario la fine della Shoah a livello mondiale, assistere a scene di questo tipo nel nostro contesto sociale è scioccante. Per questo è necessario andare avanti sull’accaduto con la fermezza che la sua gravità richiede. L’Amministrazione comunale esprime la più profonda solidarietà al ragazzo e alla sua famiglia. Tutta la nostra comunità è con loro. Contro la violenza, contro la discriminazione, contro l’orrore che questi atti suscitano. Stop all’antisemitismo“.

Fonte immagine: https://pixabay.com/it/illustrations/silhouette-uomo-bambino-l-ombra-5273063/

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