Corpo rivenuto in una grotta, è Mauro De Mauro? Le varie ipotesi emerse nel programma Chi l’ha visto?
Nel corso delle quotidiane attività di addestramento condotte sulle pendici dell’Etna dai militari del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi (CT) sono stati rinvenuti dei resti umani in una grotta lavica di difficile accesso. La scoperta è avvenuta nel corso di una delle frequenti esercitazioni nel territorio di Zafferana Etnea che vede impegnati i Finanzieri etnei con le proprie unità cinofile nelle esercitazioni volte al mantenimento dell’efficienza operativa.
Si legge nel comunicato del Soccorso Alpino: “Il cane da ricerca e soccorso Halma, un brillante pastore tedesco, abbaiava e dava evidenti segni di interessamento all’indirizzo di una grotta presente nella zona delle operazioni, tipico comportamento segnalatore in caso di rinvenimento di persone disperse o decedute, attirando insistentemente l’attenzione del suo conduttore”.
Il Soccorso Alpino della #GDF di #Nicolosi (CT), a #ZafferanaEtnea, ha rinvenuto resti umani in una grotta lavica alle pendici dell’#Etna. Dalle indagini eseguite con l’ausilio dei @_Carabinieri_ si ipotizza che si tratti di un uomo scomparso da circa 40 anni.#NoiconVoi pic.twitter.com/1dqRREzjZh
— Guardia di Finanza (@GDF) November 10, 2021
I militari, insospettiti dal comportamento del cane, si sono introdotti nell’anfratto, “dove rinvenivano dei resti umani, le cui pessime condizioni facevano da subito capire che il decesso risaliva a molto tempo addietro”.
“Le Fiamme Gialle – si legge sempre nel comunicato – sono ora all’opera per dare un nome ed un volto all’uomo che ha trovato la morte in fondo a quella grotta verosimilmente tra la fine degli anni ’70 e gli anni ’90, probabilmente in autunno o in inverno”.
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Dalle prime indagini è emerso “che si tratti di un uomo di almeno 50 anni di età, alto circa 170 cm, con delle malformazioni congenite al naso ed alla bocca”. Inoltre, “sembra che l’uomo si sia introdotto volontariamente nell’anfratto, altrimenti difficilmente accessibile, e che sia morto per cause non violente: indossava dei lunghi pantaloni scuri, una camicia chiara a righe, un leggero maglione di lana, una cravatta nera, una mantellina di nylon verde scuro, un cappello di lana con pon-pon e degli scarponcini Pivetta n. 41. Rinvenute anche delle monete metalliche del vecchio conio”.
Resti umani in una grotta presso #Catania: Il legale della famiglia di Mauro De Mauro ha contattato la Guardia di Finanza per chiedere informazioni. “Ipotesi che sarà approfondita”, dice il Ten. Col. Massimiliano Pacetto in diretta a #chilhavisto. pic.twitter.com/YMhXtZ6twj
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) November 10, 2021
Il ritrovamento ha fatto molto scalpore e subito l’identikit fornito dai militari ha fatto ipotizzare che il corpo rinvenuto sia del giornalista Mauro De Mauro scomparso da Palermo 51 anni fa. A parlarne è stato il programma Chi l’ha visto?. In realtà, alcuni elementi non coinciderebbero. Pare che il conio delle monete rinvenute sia posteriore alla scomparsa del giornalista. Anche l’abbigliamento sembra essere poco idoneo per una escursione. Nel corso della puntata, inoltre, un telespettatore ha chiamato segnalando la possibilità che possa essere Giuseppe Balsamo, l’uscire del tribunale di Catania scomparso nel giugno 1978.
Resti umani in una grotta presso #Catania: “Potrebbero essere di Giuseppe Balsamo, l’uscire del tribunale scomparso nel giugno 1978?”. La segnalazione di uno spettatore in diretta dopo l’appello della Guardia di Finanza. #chilhavisto pic.twitter.com/qQE8D7aSVN
— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) November 10, 2021
Di De Mauro non si è saputo più nulla dalla sera della sua scomparsa, quando il 16 settembre 197o venne sequestrato e ucciso da un commando mafioso a Palermo. Il suo corpo non fu mai ritrovato.
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