Caso Eitan, mandato di arresto internazionale per il nonno Samuel Peleg e l’autista Gabriel Abutubul Alon
Dopo due mesi di indagini, la Procura di Pavia, ha emesso un mandato di arresto internazionale per Samuel Peleg, il nonno del piccolo Eitan, unico sopravvissuto nella tragedia del Mottarone, e per l’autista Gabriel Abutubul Alon, 50 anni. L’uomo, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, sarebbe legato ad un’agenzia di contractor Usa. Contro di loro c’è l’accura di aver architettato un «piano strategico premeditato» per sottrarre il piccolo Eitan dalla famiglia affidataria e portarlo in Israele.
Dopo la ricostruzione dei fatti, gli inquirenti hanno evidenziato che durante il percorso che ha condotto il bimbo a Tel Aviv, si siano verificate delle anomalie. I controlli sui documenti del bambino avrebbero dovuto produrre il fermo, essendo il passaporto del bambino sottoposto al blocco per l’espatrio e su di esso addirittura vi è una denuncia per smarrimento. Inoltre, gli inquirenti sottolineano che l’azione intrapresa da Peleg e Alon è stata attuata tramite “tecniche paramilitari e di intelligence”.
Si attende la decisione della Corte di Tel Aviv sul ricorso presentato dal nonno di Eitan contro la sentenza del tribunale della scorsa settimana che aveva accolto le ragioni della zia paterna pic.twitter.com/W4MpRs7oiQ
— Tg3 (@Tg3web) November 2, 2021
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, per il gip Pasquale Villani, il piccolo Eitan è stato costretto ad «abbarbicarsi a quel che rimaneva del suo mondo: la zia tutrice, lo zio, i cuginetti, i piccoli amici di Travacò. È in questo contesto, che Peleg, col determinante apporto di Alon, lo rapisce strappandolo alle relazioni più care e prossime e rassicuranti».
Intanto, la famiglia materna del bambino ha presentato al tribunale di Pavia formale richiesta per destituire la zia Aya dal ruolo di tutrice del bambino, chiedendo la nomina di un pro-tutore nella figura di un avvocato.
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