Liliana Segre al Quirinale? “Ringrazio moltissimo ma non sono disponibile”. Così la Segre risponde alla petizione che la vuole alla guida della Repubblica Italiana
Sono in migliaia i firmatari della campagna lanciata da Antonio Padellaro su «Il Fatto Quotidiano», nella quale si propone la senatrice a vita, Liliana Segre, come presidente della Repubblica. Tuttavia, la Segre ha risposto con un diniego.
“Ringrazio moltissimo chi ha promosso la petizione e tutti quelli che l’hanno firmata. Li ringrazio per la loro stima, che li porta a pensare a me per un compito simile, ma non sono disponibile“. Liliana Segre ha aggiungo il motivo del suo rifiuto: “Non ho la competenza – chiarisce – e non l’avrei avuta nemmeno trent’anni fa”.
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«Quando si raggiunge un’età avanzata — dice la senatrice sempre al Corriere della sera — si deve avere cura di se stessi e coscienza dei propri limiti. Non si può rischiare di compromettere, con le proprie fragilità, il funzionamento di istituzioni essenziali. Oltretutto, il ruolo di presidente della Repubblica richiede grande sapienza costituzionale e politica. E io ne sono priva, non avendo mai fatto politica attiva».
Sul proprio ruolo di Presidente della Repubblica in risposta alla candidatura come soggetto “non di parte” dice: «Il ruolo che con la nomina a senatrice a vita il presidente Mattarella mi ha voluto affidare, di testimone e simbolo di una vicenda storica, mal si concilia con quello di “candidata di bandiera” di una parte».
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