Facebook, Instagram e WhatsApp in «down», ecco cosa è successo e quanto ha perso in termini economici il colosso social di Mark Zuckerberg
Ieri, lunedì 4 ottobre Facebook, Instagram e WhatsApp, i social di Mark Zuckerberg sono andati in down per circa sette ore in tutto il mondo, creando un vuoto di comunicazione tra gli utenti delle piattaforme, ma non solo. Il down dei social ha prodotto un danno anche in termini economici. Ad esempio, molte aziende si basano sulla comunicazione social nella gestione delle vendite dei propri prodotti, ma non solo. Molti utenti gestiscono gli apparecchi intelligenti che hanno in casa, tramite la connessione a Facebook, quindi si sono rityrovati impossibilitati ad usare, ad esempio la tv, ad accendere la luce o semplicemente ad attivare l’allarme della propria abitazione.
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Anche gli stessi impiegati di Facebook hanno trovato problemi per accedere al luogo di lavoro, poiché il badge di accesso non erano riconosciuti. Ma cosa è accaduto? Le prime teorie hanno parlato di attacco hacker o di una conseguenza alle dichiarazioni dell’ex dipendente di Mark Zuckerberg, ma nulla di tutto questo si rivelato vero. Il problema è stato di rete e sarebbe stato causato da un errore nella configurazione di una componente essenziale del sistema, il BGP (Border Gateway Protocol).
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Già altre volte si è verificato questo problema, ma tempestivamente il problema era stato risolto. Il ritardo questa volta è stato dovuto al fatto che il server doveva essere avviato manualmente e a causa della pandemia i tecnici specializzati lavoravano da remoto. Quelli presenti in sede non avevano le competenze necessarie, essendo le procedure di riavvio e sicurezza estremamente riservate. Quindi si è perso tempo e come dice un noto detto popolare, il tempo è denaro, ma in questo caso è denaro perso. Infatti, secondo la stima dell’agenzia Bloomberg, per ogni ora di down il colosso social sono andati perduti 160 milioni di dollari, mentre il colosso social in borsa ha perso sei miliardi di dollari.
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