Grande Fratello Vip: Jessica, Lulù e Clarissa non sarebbero principesse

Jessica, Clarissa e Lulù non sarebbero principesse. A svelarlo è il settimanale Oggi

Le tre ragazze non sarebbero le vere discendenti della dinastia Hailé Selassié e quindi non sarebbero vere principesse. A svelare questo retroscena è il settimanale Oggi. Il titolo imperiale sarebbe acquisito. Jessica, Lulù e Clarissa sarebbero figlie di Giulio Bissiri, figlio del giardiniere del palazzo imperiale dell’Imperatore di Etiopia. Secondo quanto riferisce il settimanale, il padre delle tre ragazze si sarebbe fatto modificare i documenti  per poter passare come il terzo nella successione imperiale etiope, quindi di acquisire il titolo nobiliare.

Ecco cosa riporta Oggi:

“Il settimanale Oggi è in grado di rivelare che Giulio è nato effettivamente in Etiopia, figlio di un giardiniere italiano che lavorava nel palazzo imperiale di Hailé Selassié. Il bambino giocava con i nipoti di Hailé Selassié ed era ben voluto dalla famiglia imperiale che lo considerava come uno di loro. Rientrato in Italia, ha vissuto il sogno di recuperare l’immenso tesoro del Negus. Fu così che convinse alcuni discendenti legittimi di Hailé Selassié, ormai poveri in canna che vivevano in vari Paesi, a firmargli una delega e a chiudere un occhio sulla sua affermata discendenza dal duca di Harar, secondogenito dell’imperatore. Riuscendo infine a far modificare i suoi documenti e a farsi passare per il terzo nella successione imperiale etiope”.

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Stando a quanto riferisce il settimanale, il padre delle tre concorrenti del Grande Fratello Vip si troverebbe in carcere in Svizzera. L’uomo sarebbe stato arrestato in Lussemburgo a giugno:

“Oggi rivela che le tre “principesse etiopi” non sono in realtà principesse, cioè discendenti dal Negus Heilé Selassié, e che il loro padre, Aklile Berhan Makonnen Hailé Selassié, è stato arrestato in Lussemburgo a giugno ed estradato da alcune settimane in Svizzera, dove sarà trattenuto almeno tre mesi nel carcere di Lugano. Nel mandato di cattura internazionale emesso il 5 marzo scorso dalle autorità elvetiche per una truffa da 10 milioni di franchi, al chilometrico nome del “discendente” del Negus c’è una curiosa aggiunta, quella di “Giulio Bissiri”.

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